Il Rito della Luce e della Rinuncia
Durante i festeggiamenti per il solstizio d'estate, Antonio Presti ha rinunciato ai soldi della Tabella H
Ieri e l’altro ieri, nella collina di Motta d'Affermo in provincia di Messina, si è festeggiato il Rito della luce alla Piramide 38° parallelo di Mauro Staccioli, prodotto e ideato dalla Fondazione Fiumara d'Arte di Antonio Presti e sostenuto interamente con spese personali.
Oltre all’ormai celebre, affascinante e poetica celebrazione dell’entrata del solstizio d’estate, il mecenate messinese, come avvenuto già nel 2013, ha celebrato un nuovo rito, quello della rinuncia, la rinuncia a 59mila euro, fondi previsti dalla cosiddetta "ex Tabella H".
"Un atto politico per il rispetto della Cultura - ha detto Presti - contro una politica incapace di assumersi la responsabilità di un cambiamento vero. Ho detto già no in passato e lo ridico anche questa volta".
"Se la politica non elimina il mortificante strumento della Tabella H - ha detto ancora Presti -, la Fondazione Fiumara d'Arte dirà sempre no. Il potere deve assumersi la responsabilità di concepire una vera politica culturale che consenta una pianificazione almeno triennale delle attività. La Fondazione Fiumara d'Arte intende chiarire pubblicamente che non ha fatto nessuna richiesta di finanziamento. Se l'anno scorso non abbiamo condiviso la Tabella H, non possiamo condividerla neanche quest'anno che nulla è cambiato".
La Fondazione chiede alla Regione, al presidente e alla giunta "di pensare a un futuro senza Tabella H, fondato su strumenti legislativi e normativi che possano garantire la continuità". Presti ha infine spiegato che "quella intrapresa è una protesta etica che chiede il rispetto della cultura e del principio di meritocrazia, tagliando le clientele".