Il ruolo di insegnante in Sicilia
Sono 587 i posti assegnati in Sicilia occidentale, divisi tra precari e vincitori di concorso
Immissioni in ruolo al via. Dopo mille polemiche, in questi giorni gli Ambiti territoriali dell’Isola - gli ex provveditorati agli studi - hanno attribuito i 587 posti per immissioni in ruolo assegnati dal ministero dell’Istruzione alla Sicilia.
Si è cominciato giovedì scorso con Palermo e Trapani, poi è toccato a Caltanissetta e infine, sabato, sono state assegnate le cattedre in provincia di Agrigento.
Chiaro il diktat del ministero: assegnare tutti i posti entro il 31 agosto. Dopo non sarà più possibile affidare cattedre a nuovi assunti, ma soltanto a supplenti.
I 587 posti sono stati divisi tra precari e vincitori di concorso. In Sicilia, il concorso a cattedre che ha visto ai nastri di partenza quasi 46mila candidati è stato un mezzo flop perché le selezioni delle materie che riservavano più posti - Italiano, Matematica, scuola dell’infanzia e primaria - sono rimaste al palo e per le graduatorie definitive se ne riparlerà dopo agosto. Con assunzioni in ruolo dal primo settembre 2014. E i numeri parlano chiaro: in tutto, sono state 262 le cattedre assegnate in tre giorni nelle quattro province, oltre metà delle quali - 141 in totale - in provincia di Palermo. Il grosso ha riguardato le cattedre di Lettere della scuola media e del superiore, 58 cattedre, e di Matematica. Poche, soltanto 35, quelle destinate ai docenti di sostegno.
Ma quelle appannaggio dei vincitori delle ultime selezioni sono davvero poche: appena 24 posti, il 9 per cento. La stragrande maggioranza, ben 62 su cento sono andate ai precari che attendono da anni nelle liste provinciali. E più di un quarto dei posti, il 29 per cento, sono andati a coloro che si trovano ancora inseriti nelle graduatorie dei concorsi del 1999 e del 1990 che, dopo 13 anni e passa, probabilmente avevano perso ogni speranza di entrare di ruolo.
[Informazioni tratte dall’articolo di Salvo Intravaia - Repubblica/Palermo.it]