Il Satiro Danzante, invitato in tutti i musei del mondo, non si muoverà da Mazara del Vallo (TP)
L'assessore ai Beni Culturali Fabio Granata invita gli appassionati di archeologia a venire in Sicilia
Il Satiro danzante
Fu ripescato nel Canale di Sicilia nella primavera del 1998 su un fondale di circa 500 metri. Si tratta di una figura mitologica, un demone facente parte del corteo orgiastico che accompagnava Dioniso, dio del vino. L'opera alta circa 2,5 metri, potrebbe essere un originale di età ellenistica, datato tra la fine del IV e il III sec. a.C., oppure una copia più tarda realizzata tra il II e la fine del I sec. a.C.
Il 2 ottobre 1998 la statua fu trasportata presso i laboratori dell'I.C.R. per essere sottoposta all'intervento di conservazione. La superficie del manufatto, al momento dell'arrivo in laboratorio, era ricoperta da spesse incrostazioni mentre numerose erano le tracce di organismi marini determinate dalle lunga permanenza sui fondali mazaresi. Il Satiro è colto in un momento di danza, mentre compie un salto sulla punta del piede destro, con la gamba sinistra sollevata, il busto ruotato e le braccia distese. La testa è abbandonata all'indietro fin quasi a toccare le spalle, mentre le ciocche di capelli sono mosse dal vento. E' difficile, stabilire se il reperto facesse parte di un gruppo statuario più complesso. Oggi è esposto nel Museo che da lui ha preso il nome all'interno della Chiesa di Sant'Egidio a Mazara.
INFO
Museo del Satiro, aperto tutti i giorni compreso i festivi dalle 9.00 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 21.30
Costo del biglietto: € 4,50 Intero - € 2,00 Ridotto