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Il Satiro danzante...

la distilleria, la carica della polizia e l'Impero del Sol Levante. Cosa è successo a Mazara del Vallo (TP)

12 febbraio 2005

Cosa centra il Satiro danzante di Mazara del Vallo con una distilleria, con una carica di poliziotti in assetto antisommossa e il Giappone?
Nulla, almeno che un poeta surrealista non li abbia voluto far convivere sopra un tavolo operatorio assieme ad un ombrello e una macchina da cucire.
E invece non c'è voluto il surrealismo per mettere assieme gli elementi menzionati, ma la protesta di tutti i consiglieri comunali di Mazara.

Facciamo un po' di ordine...
Da almeno dieci anni è in corso una ''battaglia'' tra il Comune di Mazara del Vallo e l'imprenditrice Antonia Bertolino, per via della distilleria che quest'ultima vorrebbe realizzare su un'area di 15 ettari del comune trapanese e che i consiglieri ritengono inquinante e di pesante impatto per il territorio, ormai di spiccata vocazione turistica.
Ieri pomeriggio, alla luce dell'ultimo via libera richiesto alla Regione dall'imprenditrice, tutti i consiglieri comunali insieme ad nutrito gruppo di ambientalisti durante una seduta straordinaria, che si è svolta nei locali del Museo del Satiro, hanno deciso di giocare la carta che gli avrebbe garantito la maggiore visibilità.
Incatenati davanti al Museo hanno chiaramente dichiarato le loro intenzioni: opporsi al trasferimento in Giappone del Satiro danzante fino a quando non avrebbero avuto assicurazioni sulla revoca dell'autorizzazione alla Bertolino.

L'arrivo del Satiro danzante in Giappone è previsto per domani. La statua bronzea del IV sec. a.C., rinvenuta nel Canale di Sicilia sette anni fa dal peschereccio di ''Capitan Ciccio'' a una profondità di 500 metri, è il simbolo dell'ebbrezza ed è stato scelto come protagonista del padiglione Italia all'Esposizione Universale di Aichi, dedicata alla ''saggezza della natura''.

Con i manifstanti mostratisi irremovibili, "L'impianto Bertolini non può e non deve insediarsi nel nostro territorio, il governo regionale deve prendere posizione" urlava il presidente del Consiglio comunale Giampiero Giacalone (Udc) anch'esso incatenato al cancello del museo, i tentativi di mediazioni del prefetto Giovanni Finazzo sono falliti.
E' stato comunque imprevedibile l'epilogo violento del pomeriggio ad alta tensione. Lo spettro di un ritardo nella partenza che rischiava di compromettere il volo del Satiro per l'expo giapponese - evento sul quale la Regione e il ministero dei Beni culturali scommettono parecchio: 15 milioni di visitatori previsti, 8 milioni di biglietti già venduti - ha scatenato l'intervento della polizia che in assetto antisommossa, con caschi e manganelli, hanno caricato i manifestanti. Nella carica sono rimaste contuse alcune persone, tra cui un operatore della Rai e un fotografo. Poi il raid per portare via il Satiro in pochi minuti.
Mentre la statua era in viaggio, avvolta in un guscio di carbonio, l'assessore regionale al Turismo Fabio Granata, tirava un sospiro di sollievo. Poche ore prima del fattaccio, il ministro Giuliano Urbani aveva già salutato la missione in partenza: "Dal padiglione Italia dell'Expo, sotto lo sguardo millenario del Satiro danzante, vogliamo trasmettere al mondo la capacità del nostro paese di fare sistema".

Subito è arrivata la protesta del comitato di redazione della sede Rai siciliana per "il gratuito atto di violenza inferto a una nostra troupe da parte della polizia".
Il sindaco di Mazara del Vallo Giorgio Magaddino aveva definito ''inutile e dannosa'' la protesta: ''Ieri al Consiglio regionale dell'Urbanistica abbiamo depositato una memoria tecnico-giuridica ampiamente documentata. La stessa memoria è stata inviata alla Procura di Marsala, alla Dda di Palermo e al prefetto di Trapani''. Per il sindaco pertanto era superflua una iniziativa ''che danneggia l'immagine di Mazara del Vallo, della Sicilia e dell'Italia in un momento come questo''.

Secondo l'assessore regionale al Turismo Fabio Granata: ''Pur solidarizzando con i consiglieri per una battaglia che ritengo sacrosanta, non si può rischiare il più clamoroso autogol nella storia della promozione culturale e turistica della Sicilia''. Per Granata infatti l'esposizione del satiro in Giappone ''E' il suggello di un'operazione straordinaria da un punto di vista culturale e promozionale, alla quale ho avuto la soddisfazione di partecipare. Ora si aprono scenari straordinari tra la Sicilia e il grande mercato giapponese - ha continuato Granata -, rapporti che intendiamo intensificare con alcuni eventi, tra cui 'Il Festival degli Aquiloni' e la grande mostra della pittrice giapponese Otamà, che si terrà a Palermo il prossimo novembre''.

Il Satiro danzante, capolavoro bronzeo ellenistico del IV secolo avanti Cristo, attribuito a Prassitele, a breve da Fiumicino si spostarà verso il Giappone, dove, atteso come una star, sarà inizialmente esposto al museo nazionale di Tokio. Dal 25 marzo e fino a settembre sarà protagonista dell'esposizione universale di Aichi. Dalla Sicilia partono per il Giappone anche le tre teste marmoree rinvenute recentemente a Pantelleria. Saranno esposte al museo Toyota City.
La protesta dei consiglieri comunali di Mazara del Vallo contro la Bertolini, sicuramente continuerà, vista la tenacia e lo sprezzo del pericolo dimostrato ieri.

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12 febbraio 2005
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