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Il secessionista

Il governatore siciliano Raffaele Lombardo: "Sì alla secessione, ma in Sicilia. Da indipendenti ce la caveremo meglio"

28 ottobre 2010

"Chiederò al ministro per il Federalismo Umberto Bossi che questa secessione la faccia veramente una volta per tutte, ma in Sicilia. Ci mandi pure al diavolo: sono sicuro che, da indipendenti, ce la caveremo meglio che restando sotto la tutela di RomaSenza una pistola puntata alla tempia non saremo mai virtuosi".
Queste le parole del presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo in un'intervista al Giornale.
Si potrebbe dire che Lombardo, in quest'intervista, ha sottolineato ancora una volta i temi della sua campagna politica. "Però temo che il federalismo non si realizzerà affatto com'é stato pensato. E allora meglio che ciascuno vada per la propria strada".
A livello economico, "lo stato italiano incassa 10 miliardi di euro di entrate fiscali derivanti dalla raffinazione del petrolio. Ci lascino quello che è dei siciliani e noi siamo a posto".
Insomma, alla faccia del 150/esimo anniversario dell'Unità d'Italia, per Raffaele Lombardo "l'unità d'Italia non è stata un affare né per i veneti né per i siciliani né per nessuno". "Quando sarà riscritta la storia d'Italia - ha aggiunto - si vedrà che una mano al successo della mafia l'hanno data i garibaldini. Garibaldi portava in Sicilia un regno la cui capitale era molto lontana e la criminalità organizzata ha bisogno di questo: più distante è il sovrano o il presidente e meglio campa".

"Lombardo sulle orme di Miglio" - "Le reiterate dichiarazioni del governatore della Sicilia Raffaele Lombardo sembrano realizzare la lucida profezia del professor Gianfranco Miglio". Lo afferma l'europarlamentare della Lega Nord Mario Borghezio, commentando l'intervista del presidente della regione che minaccia una 'secessione' siciliana.
"Che, cioè, la dissoluzione del vecchio Stato centralista-unitario - aggiunge Borghezio riferendosi alle teorie dell'ideologo della Lega Nord - avverrà solo grazie alla duplice tanaglia del Nord e del Sud. Per quanto riguarda il Sud, quando si muoveranno in questo senso le regioni che, storicamente, hanno gia' saputo alzare coraggiosamente la bandiera della propria indipendenza: Sicilia e Sardegna". "Di fatto, in Sicilia e in Sardegna soffia ora un bel vento indipendentista, cosicché si può affermare, per lo Stato centralista, 'la tua ora si avvicina...' In Sardegna, poi, non è difficile vedere nell'eroica lotta dei pastori non solo una difesa strenua del loro lavoro - conclude Borghezio - ma anche un segno chiaro di attaccamento patriottico alle tradizioni sardiste".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Ansa, La Siciliaweb.it]

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28 ottobre 2010
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