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Il Senato al lavoro per votare (favorevole o contrario) le migliaia di proposte della Finanziaria

Il Governo battuto al primo voto, ma di lavoro ce né ancora tanto

26 ottobre 2005

AGGIORNAMENTO
Scende a un mld il Fondo per le famiglie. L'Udc minaccia la crisi
Il Fondo previsto dalla Finanziaria per il sostegno alla famiglia scende a un miliardo di euro, 140 milioni in meno di quanto previsto inizialmente. Al termine del vertice al Tesoro, il ministro delle Politiche Agricole Gianni Alemanno ha spiegato: ''Stiamo ancora discutendo sulle ipotesi di questo miliardo, che c'è e rimane, tra famiglia e istruzione. Ci sono ancora alcune ipotesi che stiamo valutando, entro uno o due giorni dovremo definirle''. Sul Fondo unico per lo spettacolo, ''c'è l'intenzione di trovare una soluzione, si sa che Buttlgione non vuole tagli''.
Per quanto riguarda la minacciata crisi di governo da parte dell'Udc (in una nota presidente del gruppo Udc alla Camera Luca Volonté aveva scritto: ''Senza i soldi per la famiglia, i voti dell'Udc non ci saranno''), dal ministro Gianni Alemanno, sono arrivati segnali che mirano a sopire le polemiche: ''Il miliardo per la famiglia c'è ed è blindato. Quello dei centristi è un falso allarme: adesso tutto è rientrato''

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La prima votazione in commissione Bilancio del Senato, per la Finanziaria, ha battuto il Governo. L'emendamento alla legge di bilancio che prevede la riduzione dei fondi di riserva, per le spese obbligatorie e impreviste, per 1,8 miliardi nel 2006 è stata respinta
L'ipotesi di un condono fiscale crea nuove ansie alla maggioranza, e il ministro dell'Ambiente, Altero Matteoli, ha detto no all'altra ipotesi di condono, quello edilizio, auspicando un rigetto dell'emendamento alla Finanziaria presentato da FI.
Gianfranco Fini insiste affinché gli enti locali spendano meno, e l'Udc propone di tassare gli internet provider e i proventi degli abbonamenti alle pay-tv per finanziare il cinema.
Resta ancora aperta la partita sulla famiglia: oggi un nuovo vertice della Cdl dovrebbe decidere come utilizzare gli 1,14 miliardi stanziati nella Finanziaria.

Ma è ancora tanto il lavoro che dovrà svolgere la commissione Bilancio: votare 3300 proposte di modifica. Una mole di proposte, a dire il vero, inferiore rispetto a quelle degli scorsi anni, di cui fanno parte anche voci curiose: si va dalla tassa sul turista a quella di 1 centesimo sugli sms, dall'imposta sugli spray per i 'writers', ad una riduzione del 20% per lo stipendio del premier. Fino all'emendamento proposto da un senatore di Fi che chiede la ''regolarizzazione'' di Gladio.

E le ''curiosità'' non finiscono qui... 
L'Udc, per esempio, ha proposto una detrazione fino a 1.000 euro per i genitori che iscrivono i figli ad asili o scuole materne private e quello che è già stato ribattezzato ''Assegno mammoni'': alla luce dei dati Istat, pubblicati appena una settimana fa, che mostrano i figli italiani come quelli che rimangono a casa più a lungo di tutti i coetanei europei, il senatore Salvatore Lauro (Fi) propone di innalzare dai 21 ai 25 anni l'età dei figli per poter ottenere l'assegno familiare per il figlio a carico.

Una campagna economica-moralizzatrice per gli adolescenti scavezzacollo si evince nella proposta di Giuseppe Valditara (An): tassa di due euro per le bombolette dei ''writers'' e di 1 centesimo su ogni sms. Il ricavato andrebbe alla famiglia, direttamente o indirettamente: più soldi alle università e libri di scuola gratis per tutti.

Altri gruppi chiedono più detrazioni per le giovani coppie, mentre i Verdi ipotizzano la vendita delle opere d'arte del Senato per sostenere il Fondo sociale.
La Lega insiste invece sul bonus bebè di 1.000 euro per ogni secondogenito che nascerà nel 2006 ma anche per i bimbi nati quest'anno. E sempre in materia di nuove tasse, il Carroccio ha confermato la sua idea di applicare un'imposta sul permesso di soggiorno degli immigrati.

Sembra strano non aver trovato proposte concrete da parte dei gruppi di maggioranza - con l'esclusione della Lega Nord - sull'utilizzo dei 1.140 milioni che il ministro Tremonti ha destinato al sostegno alla famiglia. Unica eccezione i senatori "azzurri" Ferrara e Izzo (rispettivamente siciliano e campano), che propongono di destinare 5 milioni alla provincia di Trieste e altrettanti a quella di Gorizia, nonché 35 al Fondo nazionale per la montagna. Il Gruppo per le autonomie vuol tagliare 10 milioni per destinarli a bande musicali, corali e filodrammatiche.

Dall'Udc, precisamente da Maurizio Eufemi, è arrivata anche la proposta di un ''Authority famiglia'', un nuovo organismo, composto da tre membri eletti dal Parlamento, che avrà ''funzioni di studio e ricerca, di impulso e consulenza'' nei confronti dello Stato per promuovere ''le politiche di tutela dei diritti familiari e del benessere familiare''.

Alle casalinghe pensa un gruppo di senatori di An (Specchia, Tofani, Curto, Bongiorno, Zappacosta). Propongono di destinare 2 miliardi per un assegno in favore delle donne la cui famiglia ha un reddito inferiore a 10.716.000 euro.
E, ancora il Carroccio, chiede la detraibilità dell'acquisto di ''pannolini, biberon, tettarelle, latte in polvere''. Inoltre, per non toccare i soldi del Fondo per le famiglie, la Lega propone di tagliare i fondi a qualcuno che sta peggio: 50.000 euro in meno alla Cooperazione con i paesi poveri, a cui Tremonti ha già tolto 152 milioni su 552.

L'Unione, con un emendamento di tutta la coalizione, pensa a un piano nazionale per costruire nuovi asili nido: 1 miliardo per cofinanziarli assieme ai comuni. Obiettivo 3.000 asili nido.
Poi chiede di usare il 30% del Fondo per la famiglia per un bonus libri scolastici. Il gruppo delle Autonomie lancia un bonus di 500 euro.
Il centrosinistra ha inoltre presentato molti emendamenti per il sostegno alla famiglia, ai disabili, alle persone anziane non autosufficienti, proponendo come copertura l'innalzamento delle imposte sulle rendite finanziarie o sulle speculazioni immobiliari.

Sono parecchi i senatori dell'opposizione che hanno proposto facilitazioni per i mutui e gli affitti delle giovani coppie. Nel centrodestra lo chiedono l'Udc Maurizio Eufemi, nonché i senatori di An Grillotti e Bonatesta.
I due senatori di Forza Italia, Izzo e Chirilli, hanno chiesto invece per i pendolari la deducibilità degli abbonamenti annuali a treni, autobus e metro. Identico un emendamento del Gruppo delle Autonomie.


- ''L'ultima trovata: tassare gli sms'' di Michele Serra (Repubblica.it)

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26 ottobre 2005
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