Il Senso e l'Idea di Pier Augusto Breccia al Palazzo Ziino di Palermo
Una mostra tematica di 31 opere, per lo più di grandi dimensioni
Palermo - Palazzo Ziino
22 febbraio - 27 aprile
Orari: tutti i giorni (escluso il lunedì)
h. 9-19,30
Ingresso 3,10 euro
Dal 22 febbraio al 27 aprile, Palazzo Ziino ospita Il Senso e l'Idea, una mostra tematica di 31 opere, per lo più di grandi dimensioni, che segnano il punto più alto dell'itinerario ormai venticinquennale di Pier Augusto Breccia. Promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune, la mostra è prodotta dalla New York Master Exhibitions.
Il linguaggio di Pier Augusto Breccia si interroga sugli aspetti fondamentali dell'esistenza alla luce di una assoluta integrazione fra le due metà di se stessa. La vita, la morte, il potere, la volontà, l'intelletto, la religione, l'arte, l'amore, argomenti privilegiati dall'artista, sono anche i temi che caratterizzano il percorso della mostra di Palazzo Ziino, lungo un cammino "esistenzial - metafisico".
È il pittore stesso a dare una spiegazione del titolo dell'esposizione: "L'amore, l'arte e la fede costituiscono da sempre, almeno nella loro forma più autentica, le vie d'accesso non razionali alla verità di noi stessi: una verità sperimentabile, ma non sperimentale, che si rivela alla nostra coscienza come la cifra personalissima posta in noi dal Mistero: una cifra, cioè, personalmente significabile nella sua universalità. In virtù di queste esperienze, ad un tempo oggettive e soggettive, il Pensare e il Sentire si compenetrano e si sciolgono l'uno nell'altro come il sale nell'acqua, dando origine ad un linguaggio testimoniale di tipo binario (non più dualista, dunque), le cui radici nel Senso e nell'Idea si manifestano nella loro imprescindibile unità".
Autore di oltre mille dipinti e di numerose pubblicazioni (tra le quali, il monumentale volume d'arte - filosofia Animus - Anima, con l'introduzione di Rosario Assunto, 1992), in ripetute occasioni e nelle sedi più disparate - conferenze, dibattiti, relazioni a congressi, lezioni universitarie, ecc. - Breccia ha sostenuto l'urgente necessità, da parte della cultura contemporanea, di uscire dal nichilismo che opprime la coscienza dell'uomo dell'Occidente. Breccia propone, dunque, la sua pittura come una fra le possibili esperienze "post-nichiliste" dell'arte contemporanea: "La mia pittura - sostiene - non ha alcuna pretesa di rispondere ai grandi "perché" metafisici della nostra esistenza, ma si accontenta di dare un senso alla vita e alle cose del mondo, recuperandole al Mistero che le sottende e le avvolge".
Il linguaggio di Breccia è incisivo: narrazione classica, disegno chiaroscurale, forme asciutte e plastiche. Breccia è un maestro difficilmente comparabile con altri, dal talento tecnico indiscutibile, dotato di notevolissima capacità disegnativa, tessitore di armonie spazio-temporali. Ciò che colpisce è la tensione, l'ansia, il misticismo, la passione e le folgorazioni, tutti elementi sottesi e fusi nella loro complessità, ma vivificati nelle immagini e nelle proiezioni spaziali, dove la freddezza tecnica è solo apparente.
La mostra è stata dedicata dall'artista alla memoria di Rosario Assunto, professore di Filosofia estetica presso le Università di Urbino e di Roma e insigne pensatore, al quale è stato recentemente dedicato un convegno ("Assunto e le estetiche del Novecento", Roma, 24 - 25 gennaio 2003), e al quale Breccia è stato legato da profonda amicizia.