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Il sepolcro di Sant'Euplio a Catania

Dopo la Necropoli sotto la Rinascente e il sepolcro circolare di Villa Modica, il Codacons scopre...

03 aprile 2014

Il Codacons, con l’aiuto del professor Angelo Messina, continua a Catania la sua operazione "Tesori archeologici dimenticati". Dopo la denuncia della necropoli scoperta oltre mezzo secolo fa sotto l’edificio de La Rinascente che non viene resa fruibile ai Catanesi e ai turisti, e il grandioso monumento sepolcrale circolare nel giardino della villa Modica, in Viale Regina Margherita, di cui più illustreremo gli interessanti sviluppi, la nuova scoperta è la non fuibilità del sepolcro di Sant’Euplio.

Martirizzato sotto l’imperatore Diocleziano, Sant’Euplio è compatrono (insieme a Sant’Agata) di Catania. La chiesa, nella via omonima, venne eretta nel 1548 e fu completamente distrutta dai bombardamenti nel 1943. Al di sotto di essa è ancora visibile un ambiente sotterraneo con nicchie alle pareti identificato come antico sepolcro, che alcuni studiosi tenderebbero ad identificare come la tomba del santo. Si tratta in realtà di una tomba ad incinerazione databile tra il I ed il II secolo d.C. Quale che sia l’interpretazione, è un fatto che i cittadini di Catania da molti anni ormai, non possono neanche avvicinarsi a questa importante testimonianza archeologica, difesa da ben due cancellate. Il sepolcro ricade nella proprietà della chiesa catanese e fino a qualche decennio fa era visitabile almeno nei giorni della festa di S. Agata, ora non più.
Ufficialmente necessita di restauri, ma quanto dureranno? Quali provvedimenti le autorità ecclesiastiche intendono prendere per restituire questo bene alla fruizione dei cittadini?
Il Codacons attende risposte. Così come attende risposte anche per la necropoli sotto la Rinascente. Finora non abbiamo ottenuto alcun riscontro, né dalla Soprintendenza, né dalla Direzione della Rinascente.

Al Codacons, invece, fa piacere informare i cittadini che il prof. Modica, proprietario della villa in cui insiste il l monumento funerario di età romano-imperiale, si è dichiarato assolutamente disponibile a fare visitare la tomba, ovviamente previo appuntamento e, nel corso di un incontro con alcuni dirigenti dell’associazione in difesa dei cittadini, ha potuto mostrare con orgoglio, la perfetta conservazione del monumento (tutto a sue spese).
Sull'argomento del sepolcro circolare è intervenuta con una nota anche la Soprintendenza per i beni culturali di Catania. "Il monumento sepolcrale sito in via Ipogeo nel giardino di Villa Modica, oltre alle notizie storiche pervenuteci, è conosciuto da tanto tempo dalla comunità scientifica ed è gravato da norme e provvedimenti di tutela che ne garantiscono a tutt'oggi una perfetta conservazione. Il responsabile della Sezione beni archeologici Andrea Patanè e l'archeologa Michela Ursino hanno effettuato infatti un tempestivo sopralluogo sul posto e ne hanno constatato il perfetto stato di conservazione, decoro e pulizia", è scritto nella nota.

"Non ci sembra banalità - è inoltre specificato - ricordare la norma e disposizione che offrono, alla collettività catanese in particolare, garanzie di conservazione della tomba di viale Regina Margherita. E cioè: Vincolo diretto apposto con d.m. 4575 del 6 giugno 1959 che obbliga i proprietari di provvedere alla conservazione,alla salvaguardia nonché alla prospettiva e al decoro del bene". In merito alla questione della pubblica fruizione si aggiunge che: "Nel superiore provvedimento di tutela non viene data alcuna prescrizione ai proprietari della Villa Modica dove sorge il monumento sepolcrale in merito alla pubblica fruizione e - contrariamente a quanto affermato dal Codacons - i proprietari garantiscono agli studiosi e a chiunque abbia interesse scientifico-culturale, l'accesso e la visita".
Nessun degrado quindi come erroneamente segnalato all'opinione pubblica - e nessun deposito di sedie - anche "se qualche volta gli interventi di dissenso e correttivi non apportano un contributo ma servono soltanto, a chi li presenta, per farsi sentire. Quotidianamente la Soprintendenza - doverosamente - esercita sul patrimonio culturale e sulle aree archeologiche di competenza territoriale, azione di tutela e controllo ivi compreso il monumento funerario in argomento".

- Quella necropoli sotto la Rinascente (Guidasicilia.it, 11/03/14)

- Il Codacons continua l'operazione "Tesori dimenticati" (Guidasicilia.it, 27/03/14)

- "Nessun bene culturale è conservato meglio" (Guidasicilia.it, 31/03/14)

 

 

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03 aprile 2014
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