Il servizio idrico di Palermo affidato ad Onda Energia
Sono 44 i comuni della provincia affidati alla società in via temporanea
Come previsto e prevedibile, l’Ato di Palermo ha assegnato in via temporanea il servizio idrico di 44 comuni alla società Onda Energia in luogo della fallimentare Aps. L’esito un po’ a sorpresa era scontato dopo che qualche giorno fa soltanto l'azienda siracusana ha presentato l'offerta in busta mentre si è registrato il ritiro, dopo l’iniziale interesse, di Caltacqua di Caltanissetta, Consorzio Simegas di Cefalù, Euromec di Brescia e Amap di Palermo. L’assegnazione spettava all’Ato idrico che aveva affittato il ramo d’azienda di Aps per quattro mesi sulla base dell’accordo di febbraio con la curatela, il commissario straordinario della Provincia Domenico Tucci, l'ex assessore all'Energia Niccolò Marino, le parti sociali e i sindaci dei comuni del palermitano.
SORPRESA AMAP - Soprattutto la rinuncia dell'Amap è stata inaspettata. Il sindaco Leoluca Orlando aveva sostenuto a più riprese che la municipalizzata era pronta a raccogliere l’eredità di Aps nell’ottica dell’area metropolitana anche per la volontà di mantenere la natura pubblica del servizio. Sulla decisione finale hanno pesato evidentemente le recenti tribolazioni societarie, con le dimissioni del presidente Vincenzo Costantino in seguito alla vicenda caditoie e la nomina di Maria Prestigiacomo, come pure l’incertezza normativa sulle funzioni dell’area metropolitana e dei liberi consorzi dei comuni nell’ ambito della riforma regionale che ha abolito le provincie. Un aspetto, questo, che Orlando ha criticato al punto da adombrare il rischio di incostituzionalità.
REBUS - In attesa di un bando per la cessione definitiva e di una riforma della materia, la Regione contribuirà con 500 mila euro per la fase di start up in attesa di scovarne altri 500 mila durante la discussione dell’assestamento di bilancio. Insomma un vero e proprio rebus reso ancora più complicato dalla crisi del governo Crocetta, dal cambio alla guida dell’assessorato all’Energia con Salvatore Calleri che ha preso il posto di Marino e dalla decisione della sezione civile della Corte d'Appello di Palermo che ha restituito a otto comuni (Cinisi, Terrasini, Trappeto, Villafrati, Mezzojuso, Altavilla Milicia, Campofiorito e Castronovo di Sicilia) le reti idriche ai fini della gestione diretta. L’unica cosa certa è che il prefetto Francesca Cannizzo ha ordinato di coprire il servizio almeno fino a giugno.
CGIL - Tra i lavoratori serpeggia preoccupazione su come possa sbrogliarsi questa intricata matassa. Per il componente della segreteria della Cgil di Palermo Ennio Li Greci "che possa essere Onda Energia, unica partecipante alla gara, ad assicurarsi la gestione del servizio idrico integrato per i 52 comuni che serviva l’Aps fallita, per un verso consente di scongiurare la sospensione del servizio e di garantire continuità lavorativa ai dipendenti ma per l’altro solleva qualche perplessità. Ci preoccupa il fatto che possa essere solo un intervento tampone - continua il sindacalista -, per l’assenza di interesse nel settore dimostrata da parte di grandi imprese sia pubbliche sia private. Va riconosciuto l’impegno del commissario Tucci. Tuttavia nel nostro orizzonte rimane un obiettivo: quello di una gestione dell’acqua bene comune in mano a una grande azienda pubblica che garantisca efficienza, efficacia ed economicità. Nelle more che l’Ars approvi la legge per il riassetto del settore - conclude Li Greci -, resteremo vigili sull’evoluzione di questa vicenda per verificare il rispetto del servizio, dei livelli occupazionali e dei diritti dei lavoratori e degli utenti". [Fonte: Italpress - Corriere del Mezzogiorno]