La commissione Affari istituzionali dell'Ars ha dato parere favorevole alla nomina dei manager della sanità, decisa la scorsa settimana dalla giunta regionale. I rappresentanti di Pdl ed Mpa hanno votato a favore, quelli del Pd e dell'Udc si sono invece astenuti. La commissione, presieduta da Riccardo Minardo dell'Mpa, ha valutato i requisiti e votato su ogni singolo dirigente.
Nel caso in cui i due terzi della commissione avessero dato parere contrario la nomina sarebbe tornata in giunta che, a quel punto, avrebbe dovuto decidere se sostituire il dirigente o riproporlo. Anche in questo caso sarebbe stato necessario il voto dell'aula.
"La squadra messa a punto è competente e di grande capacità professionale in materia sanitaria", dice il presidente della Commissione Sanità, Riccardo Minardo. "Da oggi - aggiunge - si potrà finalmente fare decollare la riforma sanitaria in Sicilia. Il lavoro svolto in questi mesi dal presidente Raffaele Lombardo e dall'assessore alla Sanità Massimo Russo è stato straordinario, rigoroso sull'attuazione del piano di rientro dal deficit, varando nel contempo una riforma sanitaria fortemente innovativa".
Di seguito l'elenco dei manager designati: Salvatore Olivieri, Asp 1 Agrigento; Paolo Salvatore Cantaro, Asp 2 Caltanissetta; Giuseppe Calaciura, Asp 3 Catania; Nicola Renato Baldari, Asp 4 Enna; Salvatore Giuffrida, Asp 5 Messina; Salvatore Cirignotta, Asp 6 Palermo; Ettore Gilotta, Asp 7 Ragusa; Franco Maniscalco, Asp 8 Siracusa; Fabrizio De Nicola, Asp 9 Trapani; Francesco Poli, Azienda Cannizzaro Catania; Armando Caruso, Azienda Papardo Messina; Salvatore Di Rosa, Azienda Cervello - Villa Sofia Palermo; Angelo Pellicanò, Azienda Garibaldi Catania; Dario Allegra, Azienda Civico Palermo; Giuseppe Pecoraro, Azienda Policlinico Messina; Mario La Rocca, Azienda Policlinico Palermo.
"Con l'astensione dell'Udc nel voto in commissione Affari istituzionali dell'Ars sui nuovi manager della sanità abbiamo voluto segnalare, come è stato ammesso oggi anche da esponenti dell'Mpa, che le nomine sono tutte di natura politica e ben lontane dalla tanto decantata terzietà. Tra l'altro noi dell'Udc ci siamo tenuti opportunamente fuori da queste scelte" dice Rudy Maira, capogruppo Udc all'Assemblea regionale siciliana. "Va però a merito anche dell'Udc la nuova legge di riordino della Sanità, che ha visto la luce - dice Maira - seppure dopo tanti approfondimenti grazie al voto fondamentale dei nostri deputati. Fino a quando abbiamo fatto parte della maggioranza - conclude Maira - ci siamo assunti la responsabilità delle scelte di Governo, dando un contributo fattivo all'attuazione del programma e, soprattutto nella Sanità, per la piena applicazione del piano di rientro voluto da Cuffaro e da Lagalla".
"Abbiamo accolto con favore l'azzeramento dei vecchi manager, che conferma tutte le nostre denunce sulla passata gestione della sanità siciliana. Adesso valuteremo sul campo l'operato dei nuovi, che deve essere improntato all'efficienza dei servizi e al taglio degli sprechi. In commissione, senza entrare nel merito delle singole professionalità, abbiamo deciso di astenerci per esprimere la nostra forte critica rispetto al metodo di scelta dei manager, che continua ad anteporre logiche di appartenenza a criteri di competenza valutabili in modo oggettivo", commenta dice Antonello Cracolici, presidente del gruppo Pd all'Ars. [SiciliaInformazioni.com]
Cuffaro e Castiglione: "Scelte personalistiche" - L'Udc, il Pdl "ufficiale" e l'opposizione criticano la nomine dei manager della sanità varate dal governo Lombardo. Di certo la scelta di azzerare e non rinominare i vecchi manager non è piaciuta a chi, quei manager, li aveva nominati nel passato: «L'Udc è assolutamente estraneo alla pesante spartizione partitica che si è consumata l'altra notte - attacca l'ex governatore Salvatore Cuffaro - Passiamo dalla cuffarizzazione alla lombardizzazione, miccicheizzazione ed alla comunistizzazione, perché a fianco dei nominati per legami personali col presidente Lombardo o con Gianfranco Miccichè, ci sono le nomine di manager rossi sponsorizzati dall'assessore Russo».
Critiche feroci dal coordinatore regionale del Pdl, Giuseppe Castiglione: «Si parli di tutto e di più, ma si lascino da parte i presunti meriti professionali - dice - Basta cercare su Internet per comprendere chi sono e perché sono stati scelti la maggior parte dei nuovi manager. Gli stessi Lombardo e Russo hanno ammesso che a fare le scelte è stata la politica, ma abbiano anche il coraggio di dire che i partiti di maggioranza non sono stati coinvolti».
Il rettore dell'Università di Palermo, Roberto Lagalla, esprime invece apprezzamento per la nomina di Mario La Rocca al Policlinico: «Sono certo che il nuovo direttore generale saprà contribuire positivamente alla politica universitaria», dice Lagalla.
Di «buon segnale nella direzione di una sanità certamente ispirata ai criteri della efficacia, efficienza ed economicità» parla il deputato trapanese del Pd Baldo Gucciardi, ma nel resto del partito i commenti sono scettici, anche se non tranchant: «Se da un lato va apprezzata la linea dell'assessore Russo, con la sostituzione in blocco dei vecchi manager, dall'altro va senz'altro bocciata l'impronta data da Lombardo perché, a parte alcune eccezioni, si passa da una lottizzazione all'altra», dice il vicecapogruppo all'Ars, Roberto De Benedictis. «Finita la farsa della spartizione delle poltrone, il governo adesso abolisca i ticket sanitari e riduca l'imposta sulle attività produttive che finanzia gli sprechi della sanità», aggiunge il candidato alla segreteria regionale Giuseppe Lupo. «Gli uscenti sono stati sostituiti con i soliti criteri della vecchia politica», conclude l'altro candidato alla guida dei democratici Bernardo Mattarella. [Repubblica/Palermo.it, 20 agosto 2009]
