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Il sindaco Cammarata rinviato a giudizio

Ricordate la storia dello skipper del sindaco che si rivelò essere una dipendente Gesip assenteista?

24 maggio 2011

Il sindaco di Palermo, Diego Cammarata (Pdl) è stato rinviato a giudizio con l'accusa di avere utilizzato a fini personali un operaio dellla società comunale Gesip, Franco Alioto, pure lui mandato sotto processo perché, anziché andare a lavorare nel Parco della Favorita, andava a fare lo skipper nella barca privata della famiglia di Cammarata. Nella stessa vicenda, il Gup Gioacchino Scaduto ha condannato a due anni, col rito abbreviato, il direttore della Gesip, Giacomo Palazzolo, e ha disposto il "non luogo a procedere" nei confronti dell'ex amministratore delegato della società, Massimo Felice Lombardi. Il giudice Scaduto ha disposto un risarcimento di 30mila euro in favore del Comune di Palermo, che si era costituito parte civile e di 22mila in favore della Gesip.

Il legale di Palazzolo, l'avvocato Bartolomeo Parrino, ha preannunciato l'appello. Lo stesso direttore della Gesip ha detto che non si dimetterà e ha dichiarato che considera la sentenza ingiusta perché "mi umilia come cittadino e per la mia storia personale". Giacomo Palazzolo è stato condannato per i fatti successivi al primo settembre 2008 e assolto per quelli precedenti. Il Gup ha dichiarato la sua interdizione dai pubblici uffici per 3 anni.
L'avvocato Giovanni Rizzuti, difensore di Cammarata, ritiene che in dibattimento potrà essere chiarita l'estraneità del sindaco alle contestazioni di abuso d'ufficio e truffa. L'unico a essere scagionato è stato l'ex amministratore delegato della società, Massimo Felice Lombardi, difeso dall'avvocato Toto Cordaro.

"Credevo di avere fornito al Gup gli elementi per dimostrare l'assenza di qualsiasi mia responsabilità alle accuse che mi vengono mosse, ma andrò avanti con determinazione consapevole che nell'udienza preliminare il Giudice è solo chiamato a verificare la necessità di un accertamento dibattimentale. Non ho mai in alcun modo contribuito a distrarre il signor Alioto dalle sue attività lavorative in Gesip per fini personali. Le assenze che gli vengono contestate, nulla hanno a che vedere con le prestazioni occasionali richieste nella barca che appartiene alla mia famiglia, prestazioni che gli sono state, peraltro, sempre pagate regolarmente. Assenze, spostamenti e controlli che riguardano i dipendenti Gesip, non rientrano ovviamente nella mia responsabilità e mai ho usato la mia autorità o il mio ufficio per interferire nelle decisioni del management dell'azienda, per nessuna ragione e men che mai per fatti personali". Questo il commento di Cammarata dopo il rinvio a giudizio per abuso d'ufficio. "E' una vicenda - ha aggiunto il sindaco di Palermo - che mi addolora perché so con quale attenzione ho sempre condotto la mia azione amministrativa, e so anche di non avere mai commesso abusi di nessuna natura, né tantomeno tratto profitto in alcun modo della cosa pubblica per fatti personali. Questa consapevolezza mi dà la determinazione e la necessaria serenità per affrontare il dibattimento, nel quale so per certo che dimostrerò la mia totale estraneità alla vicenda".

L’inchiesta giudiziaria era stata avviata dopo un servizio del tg satirico "Striscia la notizia", che aveva documentato la presenza sulla barca come skipper di Alioto, dipendente della Gesip, durante il suo orario di lavoro.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Ansa, Repubblica/Palermo, Corriere del Mezzogiorno]

- Una barca di guai... (Guidasicilia.it, 23/09/09)

- Colpito e... affondato (Guidasicilia.it, 24/09/09)

- Onda su onda per il sindaco Cammarata (Guidasicilia.it, 16/12/09)

 

 

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24 maggio 2011
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