Il Tar di Palermo sospende il calendario venatorio
Accolto il ricorso presentato dalle associazioni ambientaliste: una nuova vittoria
Il Tar di Palermo ha accolto il ricorso presentato dalle associazioni ambientaliste sospendendo l'efficacia del calendario venatorio 2012/2013 (emanato dall'Assessore Regionale alle Risorse Agricole e Alimentari Francesco Aiello), impugnato per mancanza del piano regionale faunistico venatorio e per violazione delle Direttive Comunitarie in materia di valutazione ambientale strategica e valutazione di incidenza. Ne ha dato notizia Legambiente.
"Il pronunciamento collegiale dei Giudici Amministrativi che conferma il precedente Decreto Presidenziale del TAR n. 510 del 3 settembre 2012 - dicono Angelo Dimarca di Legambiente, Nino Provenza della Lipu, Deborah Ricciardi del Man ed Ennio Bonfanti delle Guardie del Wwf - ribadisce la necessità del piano venatorio, la piena vigenza della normativa comunitaria in materia di protezione dei siti natura 2000 e l'operatività del vecchio calendario venatorio 2011/2012, il più rigoroso tra quelli dell'ultimo decennio ed emanato dal precedente Assessore D'Antrassi".
Il Tar ha confermato i divieti di caccia nei siti natura 2000 (Siti di Importanza Comunitaria e Zone di Protezione Speciale) previsti lo scorso anno e soprattutto che la caccia non potrà essere prolungata sino a febbraio 2013. Ha inoltre condannato l'Assessorato Regionale Risorse Agricole e Alimentari ed alcune associazioni venatorie al pagamento delle spese processuali per un importo di 2.100 euro in favore delle associazioni ambientaliste ricorrenti.
[Informazioni tratte da ANSA, GdS.it, Legambiente Sicilia]
- Il Tar siciliano blocca il calendario venatorio (Guidasicilia.it, 05/09/12)
- L'Assessore Aiello "mira" sul WWF (Guidasicilia.it, 12/09/12)