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Il Tar siciliano blocca il calendario venatorio

Ma per l'assessore regionale alle Risorse agricole, Francesco Aiello, la "caccia è aperta regolarmente"

05 settembre 2012

Il Tribunale amministrativo di Palermo ha sospeso il calendario venatorio 2012/2013 emanato dall'Assessore Regionale alle Risorse Agricole Francesco Aiello. Lo rendono noto le associazioni ambientaliste Legambiente, Lipu e Man che avevano impugnato il decreto "per mancanza del piano regionale faunistico venatorio e per violazione delle direttive comunitarie in materia di valutazione ambientale strategica e valutazione di incidenza".
"Importante pronunciamento e di buon senso - affermano in una nota Angelo Dimarca di Legambiente, Nino Provenza della Lipu, Deborah Ricciardi del Man - che ribadisce la necessità di un piano correttamente approvato, la piena vigenza della normativa comunitaria in materia di protezione dei siti natura ed il rispetto delle censure del commissario dello Stato". "Avevamo già detto che si trattava del peggiore calendario venatorio degli ultimi anni, - prosegue la nota - che tentava di autorizzare in via amministrativa quello che il commissario dello Stato per la Regione Siciliana aveva già censurato impugnando il 26 aprile del 2012 l'articolo 11 comma 21 e 22 del Ddl 801/2012". "La caccia è quindi sospesa sino a quando l'assessore regionale alle risorse agricole non emanerà - sostengono gli ambientalisti - un nuovo calendario venatorio le cui previsioni, in mancanza di un nuovo piano regionale faunistico venatorio, non potranno eccedere quelle del calendario venatorio 2011/2012".

L'Assessore regionale alle Risorse Agricole e Alimentari, Francesco Aiello, ha invece precisato: "Per la stagione 2012-2013, la caccia prosegue senza interruzioni". "La decisione - ha sottolineato l'assessore - rispetta il giudizio del Tribunale amministrativo regionale (Tar). Per le prossime settimane si potrà continuare a cacciare secondo le regole già stabilite dal calendario venatorio 2011-2012 e che sostanzialmente non si discostano dalle regole di quest'anno. Del calendario sospeso si aspetta la trattazione collegiale del Tar, fissata per il prossimo 25 settembre".
Il calendario 2011-2012 è disponibile sul sito della Gazzetta ufficiale della Regione siciliana (Gurs n. 36 - 2011).

La LAV Iblea scrive all’assessore Aiello
LA CACCIA IN SICILIA E' SOSPESA
AIELLO FA MODERNE PROMESSE ELETTORALI E RACCONTA FAVOLE AI CACCIATORI

L'unica caccia ancora aperta è la caccia al voto dei cacciatori.
L'Assessore Aiello non smentisce la sua tradizionale effervescenza di "animale politico".
Avendo ricevuto in dote, dall'ex Presidente Lombardo, un assessorato da governare, si sta subito distinguendo per la destrezza nell'attività venatoria nei confronti dei voti dei siciliani che imbracciano ancora le armi in cerca di vittime da impallinare.
Cosa vuol dire? Vuol dire semplicemente che Aiello invece di "governare" per il bene dell'intera comunità ha individuato nei cacciatori siciliani un bacino elettorale appetitoso ed ora sta cercando di tutelarlo come un paladino dell'opera dei pupi.
Tuttavia siccome la Sicilia non è solo far west ma esistono tribunali, magistrati e guardiacaccia, l'assessorato farebbe meglio a far corrispondere le proprie azioni di pubblica amministrazione con le norme e le direttive nazionali ed europee.

L'azzardo politico-elettorale di Aiello si è rivelato l'ennesimo boomerang; come dimenticare la tragedia del Palio di Vittoria del 2002, che portò alla morte di almeno due cavalli nella centralissima Via Roma, occupata per una settimana da "cavaddari" di mezza Sicilia? Ed ora, come allora, il rischio che corre Aiello é che la sua "disinvolta disinvoltura" finisca per scontentare tutti: gli ambientalisti per il pericolo della violazione dei Siti di Interesse Comunitario, gli animalisti che vedono calpestate le proprie vittorie progressiste degli ultimi anni, i milioni di cittadini e agricoltori siciliani favorevoli all'abolizione definitiva della caccia e gli stessi cacciatori che si sentono presi in giro dall'ennesimo paladino, ed "animale politico", di turno.

Chiediamo pertanto alla Prefettura e a tutti gli organi di polizia locale di vigilare sul rispetto della sentenza del TAR perché, d'altronde, le dichiarazione dell'assessore regionale, inerenti il proseguo della caccia nonostante la decisione del Tribunale Amministrativo, sono gravissime e giuridicamente infondate.
Chi imbraccerà il fucile nei prossimi giorni sarà passibile di sanzioni penali al pari di un bracconiere.
Su questa stessa linea d'onda sono i quattro avvocati (Bonanno, Crosta, Giudice e Giuliano) che per conto di Legambiente, MAN e LIPU hanno curato il ricorso.
In particolare, con nota dell'Avvocato Nicola Giudice, del Foro di Palermo, è stato così riferito:
"La caccia in mancanza di provvedimenti amministrazioni di attualizzazione del calendario venatorio precedente, è sospesa. L'amministrazione regionale ha il dovere di ottemperare a quanto scritto nel decreto del Presidente del Tar nel rispetto delle normative comunitarie, nazionali e regolamentari. Tra l'altro un provvedimento amministrativo andrebbe pubblicato anche secondo le forme richieste e non, come sembrerebbe, medianti semplici comunicati stampa. Questo nel rispetto del principio del buon andamento della pubblica amministrazione e della normativa sul procedimento amministrativo."

Cogliamo infine l'occasione con la presente per rendere plauso all'attività straordinaria svolta dalla Polizia Provinciale di Ragusa che, grazie al proprio Comandante Raffaele Falconieri, tutela in maniera concreta e puntuale il nostro territorio, il nostro patrimonio naturalistico, l'incolumità dei cittadini e le leggi di tutela dei diritti degli animali.

LAV Iblea

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05 settembre 2012
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