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Il "Tavolo Gela"

Il presidente Crocetta: "Sull'Eni c'è il sostegno del governo. Non si passa da una chiusura al nulla"

18 luglio 2014

Eni e sindacati, che avevano rotto le trattative il 7 luglio, torneranno a confrontarsi al "Tavolo Gela", con governo, Regione Sicilia e Comune, per scongiurare la chiusura della raffineria gelese.
È questa la decisione assunta dal ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, al termine dell’incontro avuto ieri con il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, e il sindaco di Gela, Angelo Fasulo. Non c'era l'Eni che non si è presentata all'incontro.
È stato fatto il punto della situazione alla luce delle dichiarazioni dell'amministratore delegato dell'Eni, Descalzi, che modificano fortemente gli assetti del settore della raffinazione. A rischio l'esistenza di quattro raffinerie su cinque e il futuro di alcuni poli chimici. I più esposti, in Sicilia sono Gela e Priolo.

Il ministro ha condiviso le preoccupazioni degli amministratori siciliani e ha espresso l'impegno del governo a scongiurare ogni azione di disimpegno dell'Eni in Sicilia. Ha quindi proposto di affiancare al tavolo sulla raffinazione (in programma la prossima settimana al ministero) l'apertura di un secondo gruppo di lavoro denominato specificamente "Tavolo Gela", per un confronto con Eni e sindacati.

"Dalla settimana prossima si apriranno due tavoli tecnici: uno sulla raffinazione in generale e uno specifico sulla Sicilia, è una cosa importante che abbiamo ottenuto oggi" ha spiegato Crocetta, "il governo pretende un piano da Eni, c'è un interesse generale del governo a pensare che non si può passare da una chiusura al nulla. Chiederemo a Eni per mantenere il clima sereno e morbido di riaprire gli impianti perché se le persone non vanno a lavorare possono essere prese dalla disperazione". "Ci conforta la vicinanza del governo - ha detto ancora Crocetta - il fatto che abbia chiesto un incontro è un passo avanti però Eni non può pensare di comportarsi come i padroni delle ferriere dell'Ottocento. Il programma di chiusura senza alternative di oggi creerebbe un disastro economico per la Sicilia e soprattutto per Gela".

I sindacati, intanto, stanno organizzando un calendario delle giornate di lotta. Questa mattina a Roma, è stato convocato il coordinamento nazionale delle categorie operanti nei singoli comparti dell'Eni. In programma una giornata di sciopero nazionale nel settore dell'Energia, della chimica e delle gomme. La data che troverebbe il favore di tutti è il 29 luglio, giorno in cui a Gela si vuole effettuare l'annunciata, grande manifestazione popolare, alla quale avrebbero già dato la propria adesione i vertici nazionali di Cgil, Cisl e Uil.

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18 luglio 2014
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