Il Teatro Stabile di Catania adesso appartiene al Teatro Stabile di Catania
L'Ente teatrale catanese ha acquistato la propria sede di via Umberto
Lo ha reso noto il presidente Pippo Baudo, alla presentazione del cartellone della stagione 2003-2204, che si è detto "orgoglioso dell'iniziativa".
L'acquisto sarà finanziato anche con contributi di Enti locali.
Novità assoluta della nuova stagione dello Stabile diretto da Orazio Torrisi, è ''Il Comico e la spalla'' di Vincenzo Cerami, che affiancherà anche un inedito, ''Il tesoro di Palagonia'', scritta dal pittore Salvatore Fiume.
Pippo Baudo si è detto "contento dei contenuti del nuovo cartellone" e non nasconde un progetto che gli sta particolarmente a cuore: "Riuscire a coinvolgere sempre più i giovani". Per questo, oltre a non ritoccare i prezzi degli abbonamenti, si pensa anche a produzioni moderne, con 'Nuovoteatro', da portare in giro sui palchi dei paesi etnei e per le scuole, ma anche a due settimane "alternative" con Beppe Grillo e Paolo Rossi.
Ci saranno, ovviamente, anche spettacoli di matrice più tradizionale come "La Signora delle Camelie", con Monica Guerritore; La "Coscienza di Zeno" con Massimo Dapporto; "Vecchi tempi" con Umberto Maria Orsini e Greta Scacchi; "Il cerchio di gesso del Caucaso" di Brecht, con Lello Arena; "L'Altalena" con Tuccio Musumeci e Pippo Pattavina e "Elena" di Euripide.
Ma anche "Storia d'amore e d'anarchia" con Giuliana De Sio ed Elio delle Storie tese; "Uno sguardo dal ponte" con Sebastiano Lo Monaco; "La pulce nell'orecchio" con Paolo Bonacelli e Patrizia Milani; "Sabato, domenica e lunedì" con Anna Bonaiuto e Toni Servillo; "Non ti conosco più" con Edoardo Siravo e Sandra Collodel e "Pallido oggetto del desiderio" con Pino Micol e Daniela Giovanetti.
L'apertura della nuova stagione, fissata per il 4 novembre, è stata affidata allo stesso spettacolo che ha chiuso il cartellone passato, "Questa terra diventerà bellissima", del giornalista Felice Cavallaro.
E' il racconto di 20 anni di mafia e di antimafia che corrono sul filo della memoria di due eroine offese dalla violenza di Cosa nostra: Rita Costa e Rosaria Schifani.