IL TEMPO SCADUTO
Il countdown della crisi: l'Italia ha bisogno di misure in tempi rapidi, decisioni efficaci e larga condivisione, altrimenti ...
Il giorno di festa si è concluso in anticipo per il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Rientrato a Palazzo Chigi prima del previsto per seguire da vicino le implicazioni della crisi economica, il Cavaliere ha convocato ieri in serata i ministri economici e i titolari di altri dicasteri strategici (era però assente Umberto Bossi) per fare il punto della situazione e definire le misure da attuare con urgenza. La riunione è iniziata attorno alle 20,40 ed è proseguita per un paio d'ore.
L'esecutivo ha deciso di presentare un maxiemendamento alla legge di stabilità che contenga alcune misure che saranno messe sul tavolo dell'Europa per fare fronte alla crisi economica. Si parla di dismissioni, liberalizzazioni e grandi opere canteirabili.
Successivamente Berlusconi si è trattenuto per un ulteriore confronto con Tremonti e Calderoli. Con molta probabilità un nuovo vertice di governo, o più tavoli, saranno di nuovo convocati oggi.
Nella maggioranza Fabrizio Cicchitto, capogruppo alla Camera, ammette che servono misure incisive e urgenti, ma giudica "assolutamente fazioso e antinazionale l'attacco delle opposizioni perché la situazione di difficoltà non riguarda solo l'Italia, ma è di tutta Europa". Secondo Cicchitto, "solo l'attuale governo può affrontare la situazione perché se esso cadesse, il Pd e i suoi alleati sarebbero molto lontani sul piano programmatico da ciò che richiedono l'Unione europea, la Bce e quant'altro e quindi ci troveremmo a fare i conti con un autentico salto nel buio".
"Nei giorni scorsi - ha annunciato Maurizio Gasparri capogruppo Pdl al Senato - ho segnalato ai vertici di governo la possibilità di utilizzare l'imminente approvazione della legge di stabilità per varare alcune delle misure annunciate da Berlusconi nelle sedi europee".
Anche il Quirinale ha deciso di scendere in campo in questo martedì di Ognissanti ad altissima tensione: il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dopo avere avuto contatti con esponenti delle diverse forze politiche nella giornata in cui l'economia si è trovata a fare i conti con il crollo della Borsa di Milano e lo spread tra i nostri titoli di stato e quelli tedeschi raggiunge il suo record storico, ha fatto fa sapere che "considera ormai improrogabile l'assunzione di decisioni efficaci nell'ambito della lettera di impegni indirizzata dal governo alle autorità europee". E, ancora, "ritiene suo dovere verificare le condizioni per il concretizzarsi di tale prospettiva" in un'ottica di ampio coinvolgimento delle forze politiche e sociali (LEGGI la nota).
La posizione del Colle è stata puntualizzata in una nota ufficiale diffusa in serata, all'interno della quale si fa anche sapere che "il presidente del Consiglio ha confermato il proprio intendimento di procedere in tal senso". E al tempo stesso "diversi rappresentanti dei gruppi di opposizione gli hanno manifestato la disponibilità a prendersi le responsabilità necessarie in rapporto all'aggravarsi della crisi". Insomma, "nell'attuale, così critico momento il Paese può contare su un ampio arco di forze sociali e politiche consapevoli della necessità di una nuova prospettiva di larga condivisione delle scelte che l'Europa, l'opinione internazionale e gli operatori economici e finanziari si attendono con urgenza dall'Italia".
Poco prima era stato Palazzo Chigi a diffondere un comunicato spiegando che il capo del governo segue l’evoluzione dei mercati finanziari e promette di agire con "rigore e tempestività". Sull'andamento negativo della Borsa, sostiene inoltre la presidenza del Consiglio, influisce pesantemente la decisione greca di indire un referendum sul piano di salvataggio predisposto dall'Unione europea: "Si tratta di una scelta inattesa che innesca incertezze dopo il recente Consiglio europeo e alla vigilia dell'importante incontro del G20 di Cannes". Sempre Palazzo Chigi ha poi dato notizia di una telefonata tra Berlusconi e la cancelliera tedesca Angela Merkel. "Il presidente Berlusconi ha confermato la ferma determinazione del governo italiano di introdurre in tempi rapidi le misure definite con l'Agenda europea. Insieme hanno concordato di avviare nelle prossime ore strette consultazioni in vista dell’imminente vertice G20 di Cannes". Poi Berlusconi ha parlato, sempre al telefono, con il presidente Napolitano.
Anche il leader del Partito democratico, Pier Luigi Bersani, aveva avuto nel pomeriggio un colloquio telefonico con il capo dello Stato, a cui aveva dato la disponibilità del suo partito e delle forze di opposizione a prendersi le responsabilità necessarie per l'aggravarsi della crisi finanziaria dell'Italia. In precedenza, il vicesegretario del partito, Enrico Letta, aveva proposto in un'intervista a l'Unità la soluzione di un governo di emergenza: "A nome del partito lancio un appello: non c'è più tempo. Berlusconi deve fare un passo indietro, dobbiamo dare vita a un governo di emergenza, adesso, subito". Per oggi è stato convocato un vertice del Pd. E Bersani, dopo la telefonata con Napolitano, ha sentito il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini e quello dell'Idv Antonio Di Pietro. "Non scarichiamo sul referendum greco le responsabilità del governo italiano - ha scritto quest'ultimo sul suo profilo Facebook -. Sono due cose diverse. In Italia c'è una crisi nella crisi, un'anomalia nell'anomalia. C'è la crisi di credibilità di questo esecutivo che è la causa della crisi e non può quindi essere la cura. L'emergenza è tale che bisogna andare oltre la mera opposizione per creare un'alternativa di governo o per affrontare una tornata elettorale".
Banche, assicurazioni, imprese e Coop a Berlusconi: "Subito le misure o lasci" - "Rivolgiamo un appello forte al presidente del Consiglio. Verifichi se ci sono le condizioni affinché questo governo e questa maggioranza possano assumere immediatamente le misure che sono necessarie per ripristinare la fiducia nell'Italia da parte dei mercati, dell'Unione europea e della Comunità internazionale". Così, in una nota, congiunta Abi, Alleanza delle cooperative, Ania, Confindustria, Rete imprese Italia si rivolgono al presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, aggiungendo: "ne tragga altrimenti le conseguenze e lo faccia rapidamente, nell'interesse dell'Italia".
"Dobbiamo evitare che la sfiducia dei mercati e della comunità internazionale ci travolga. Chiediamo al Governo di agire immediatamente, mettendo in atto i provvedimenti che ci sono stati chiesti ad agosto dalla Bce e nei giorni scorsi nel comunicato finale del Consiglio Europeo". Il G20 del 3 e 4 novembre di Cannes deve essere l'occasione per presentare alla comunità internazionale i risultati concreti dell'azione di Governo. "Se ciò non avverrà - prosegue il comunicato - il Governo si assumerà una responsabilità storica nei confronti degli italiani e di tutta la comunità internazionale".
La situazione sui mercati finanziari, sottolinea la nota, "sta precipitando e il nostro Paese è al centro delle turbolenze internazionali. L'attuale condizione è insostenibile per l'Italia e per gli italiani. Non possiamo continuare ad assistere alla corsa degli spread e al crollo dei valori azionari. Non possiamo correre il rischio di perdere in poche settimane ciò che abbiamo costruito in decenni di lavoro. Non si possono più negare i rischi, non si può più dire che non c'è fretta, non si possono più privilegiare considerazioni di modesto cabotaggio politico rispetto all'esigenza primaria di salvare l'Italia. Il tempo è scaduto. I danni sono già ingenti. Dobbiamo arrestare l'emorragia", conclude il comunicato.
[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, Corriere.it, Repubblica.it]