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Il testo base della legge sul conflitto di interessi

07 maggio 2007

Il testo base della legge sul conflitto di interessi discusso in Commissione Affari si compone di 21 articoli.

I cinque capi - Il testo è suddiviso in cinque capi: Principi generali; Prevenzione delle situazioni di conflitto di interesse; Istituzione dell'Autorità di vigilanza; Sostegno privilegiato nel settore radiotelevisivo; Disposizioni finali.

A chi si applica - Ai componenti di governo, ai commissari straordinari e, novità di queste ore, anche agli amministratori locali. In linea generale prevede un regime di incompatibilità, il dovere di astensione e separazione degli interessi attraverso la vendita o l'istituzione di un trust (gruppo di imprese soggette ad unità di direzione).

Nuova authority - E' il soggetto che dovrà vigilare nel governo su chi è in conflitto di interessi. E' formata da cinque componenti scelti due dalla camera e due dal Senato a scrutinio segreto, il quinto è indicato d'intesa dai presidneti di Camera e Senato. I cinque devono rispondere ad una lunga serie di prescrizioni. Durano sette anni e non sono rinnovabili. I provvedimenti dell'Authority potranno essere impugnati solo da una sezione speciale della Corte d'Appello di Roma. Poi resta la Cassazione.

Informazioni all'Authority - Dovranno essere comunicati dagli esponenti del governo un elenco con cariche e incarichi ricoperti fino a quel momento, una dichiarazione con tutti i loro beni all'estero superiori ai 25 mila euro, la dichiarazione dei redditi. Identiche informazioni dovranno essere date anche da coniugi, parenti e conviventi. Sanzioni fino a 35 mila euro per gli inadempienti.

Incompatibilità - Sì all'incompatibilità, no all'ineleggibilità. Sono incompatibili con incarichi di governo anche le cariche di presidente, amministratore, liquidatore o sindaco di società, imprese e fondazioni pubbliche e private.
Non si può esercitare attività imprenditoriale o qualunque altra carica o ufficio pubblico. Durante la permanenza al governo non si possono ricevere compensi, se non per attività prestate in precedenza. E in caso di violazione delle disposizioni dell'Autorità la pena è la decadenza dal mandato. L'Autorithy stabilisce anche i casi in cui ci si deve astenere. Le sanzioni vanno dai 10 ai 50 mila euro. Possibile ipotizzare l'abuso di ufficio.

Blind trust - E' l'articolo 7 del testo. La separazione dei beni è obbligatoria solo se il valore dei beni "in conflitto" supera i 15 milioni di euro. Silvio Berlusconi, cioè, avrebbe tre chances: dimettersi da ogni carica; vendere; affidare tutto a un trust cieco. Il trust verrà indicato dall'esponente del governo, d'intesa con l'Autorità, ma la gestione del patrimonio sarà "cieca", l'interessato cioè non potrà sapere come vengono investiti i suoi soldi.
E' possibile scegliere: o vendere o affidare tutto a questo trust. Nel primo caso si dovrà predisporre tra i due soggetti "un piano concordato". Se tutto avviene secondo le regole e le indicazioni del nuovo garante, quest'ultimo dovrà rilasciare una dichiarazione di sostanziale "via libera". In caso contrario, c'è la decadenza contro la quale il Parlamento potrà opporsi con la maggioranza dei due terzi degli aventi diritto entro 30 giorni dall'accusa del Garante. Scaduto il termine, la decadenza è inevitabile. L'esponente del governo, nell'atto di costituzione del trust, dovrà riconoscere all'Authority la possibilità di cambiare "in qualsiasi momento" la legge che lo regola. I componenti del trust non dovranno, tra le varie limitazioni, avere condanne per reati contro la pubblica amministrazione.

No a tv compiacenti - L' Authority delega al Garante per le Comunicazioni il compito di controllare se in campagna elettorale ci sono Tv private che danno "sostegno privilegiato" ai "proprietari" arrivati al governo o ai "capi delle coalizioni".

Entrata in vigore - Se il testo base avrà il via libera dal Parlamento le disposizioni sul conflitto di interessi verranno applicate entro 30 giorni dall'entrata in vigore della legge. Quindi anche al governo in carica.

Fonte: Repubblica.it

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07 maggio 2007
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