Il tonno rosso in Italia e in Europa
Firmato un decreto in Italia e presentata un’interrogazione in Europa sulla pesca del tonno rosso
E' stato firmato martedì scorso dal ministro per le Politiche Agricole, Nunzia De Girolamo, il decreto sulla cosiddetta pesca accidentale del tonno rosso, che permetterà di incrementare la cattura di questa specie di altre 30 tonnellate, evitando così pesanti sanzioni nei confronti dei pescatori.
"Siamo molto soddisfatti che il Ministro abbia subito accolto questa proposta - afferma l'Assessore alle Risorse Agricole Dario Cartabellotta - ciò consentirà non soltanto ai pescatori di potere catturare accidentalmente il tonno senza incorrere in sanzioni e sequestri ma restituirà anche ai consumatori la fiducia negli acquisti del pesce proveniente dai nostri mari. La pesca rappresenta per la Sicilia un settore importante - prosegue Cartabellotta - che era stato messo in crisi dalla regolamentazione internazionale sul tonno rosso e che adesso potrà finalmente tirare un sospiro di sollievo".
In sede Ue, invece, l'eurodeputato Andrea Zanoni, membro della commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, ha presentato un'interrogazione parlamentare alla Commissione europea per denunciare la pesca di frodo di tonno rosso e pesce spada e la prassi di nascondere il pescato in mare per qualche giorno. "L'Unione europea contrasti in maniera più rigorosa la pesca di frodo del tonno e del pesce spada e il pericoloso fenomeno dell'occultamento in mare del pescato al largo delle coste della Sicilia". "Succede che alcuni pescatori nascondono per qualche giorno in mare alcune quantità di pesce illegalmente pescato per sfuggire ai controlli sulla terra ferma. Questo, oltre che un reato viste le rigorose regole sulla pesca del tonno rosso, costituisce un rischio per la salute dei consumatori ai quali viene venduto questo pesce". "La prolungata permanenza nell’acqua di mare dopo il decesso provoca la produzione nella carne del pesce dell'istamina, una sostanza velenosa che può provocare anche shock anafilattico in chi la assuma - spiega l'eurodeputato - L'istamina è inclusa, infatti, tra i parametri microbiologici di sicurezza alimentare dettati dal Regolamento CE 853/2004 visto che alti livelli di questa sostanza denotano la presenza di batteri tipici degli alimenti".
A Palermo si sono recentemente verificati circa un centinaio di casi di intossicazione alimentare, una decina particolarmente gravi, tra chi aveva consumato del tonno rosso. Questo ha portato alla creazione di una speciale Unità di Crisi per fronteggiare l’emergenza e velocizzare la risposta diagnostica, decisa dall’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia su richiesta dei NAS (Nuclei antisofisticazioni e Sanità) dell’Arma dei Carabinieri e del Servizio veterinario dell’ASP (Azienda sanitaria provinciale) n. 6 di Palermo. Secondo quanto dichiarato dal Direttore ASP, il dottor Paolo Giambruno, un fenomeno di queste proporzioni non si è mai verificato in passato e i livelli di tossine analizzati nel tonno rosso consumato dai pazienti intossicati risultano essere perfettamente compatibili con la pratica dell’occultamento in mare.
"Oltre ai rischi per gli ignari consumatori di pesce, va ricordato che il tonno rosso è una specie a rischio di estinzione visto che è spesso oggetto di pesca illegale, frequente soprattutto nelle zone di riproduzione dell’area del mar Mediterraneo", incalza Zanoni, che ricorda come "ancora nel maggio 2012 al Parlamento europeo abbiamo approvato una relazione che chiede una maggiore tutela del tonno rosso nell'Atlantico orientale e nel Mediterraneo".