Il triste destino delle tasche (già vuote) degli italiani. La stangata d'autunno è ormai alle porte
Caro luce, caro gas, caro scuola, caro benzina, caro polizza...
Ormai ci siamo, gli avvertimenti alle famiglie sono stati elargiti già dal mese di giugno, il peggio è alle porte, e al peggio non c'è mai fine.
L'arrivo dell'autunno segnerà un anno che costerà 1.000 euro in più, complici il caro-scuola, i carburanti ai massimi storici, i servizi più onerosi con luce e gas pronti a nuovi aumenti già dal primo ottobre.
La responsabilità del buco da mille euro nei bilanci familiari ricade interamente, secondo le associazioni dei consumatori, sul governo ''incapace di far fronte ai rincari di prezzi e tariffe''.
E dopo anni di lacerazioni, polemiche e disaccordi, contro questa ennesima stangata autunnale le associazioni più rappresentative a difesa dei diritti dei cittadini si schierano compatte, come un sol uomo.
Il conto più salato della stangata generale, arriverà dai costi legati all'energia. Il petrolio alle stelle, e soprattutto il boom del prezzo di benzina e gasolio sui mercati internazionali, porteranno da soli un totale di 861 euro in più all'anno di esborso per ogni famiglia. Quasi il 90% dei ritocchi verso l'alto, dunque, viene da questa voce: nel 2005 la bolletta petrolifera costerà al nostro paese oltre 23 miliardi di euro, il massimo degli ultimi venti anni.
Nel dettaglio, per luce e gas dal 1 ottobre, si dovranno sborsare 66 euro, ai quali vanno aggiunti 155 euro per il riscaldamento, 300 euro in più di benzina, 140 euro per i costi di trasporto delle merci che verranno scaricati sul prezzo finale e altri 200 euro per la casa: dall'affitto ai prodotti che nel loro processo di lavorazione usano derivati del petrolio, come ad esempio, detersivi, vernici, oggetti in plastica.
Gli altri rincari verranno dai servizi bancari (circa 46 euro), da alcuni ritocchi alle polizze Rc auto che stanno rialzando la testa dopo tre anni di sostanziale tranquillità (aumento pari al 4,5%, è la stima dell'Intesaconsumatori, ovvero 42 euro l'anno) e dalla scuola (+35 euro) per un totale di 985 euro che ogni famiglia dovrà cercare di tirare fuori dai bilanci del 2005- 2006.
Contro ''questo ennesimo, pesante prelievo dalle tasche dei cittadini'', le associazioni si sono fatte sentire con lo ''Sciopero della spesa'' di mercoledì scorso. Le richieste al Governo sono state lanciate in maniera 'forte e chiara''. Si attendono risposte.