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Il vampiro siciliano che attraversa la storia italiana

Tutte le guerre di Pietro Battaglia, che combatte contro la morte

23 gennaio 2014

Si parte da Genova, la Genova del G8 del 2001, e si torna a Caporetto, la città simbolo della disfatta delle truppe italiane nella disastrosa battaglia dell’autunno 1917.
Si parte dai giorni nostri, dalle strade invase dai manifestanti del social forum. Ed è qui, tra le cariche della polizia, che l’eroe entra in scena salvando, a modo suo, una ragazza dal pestaggio. L’eroe in questione è Battaglia, Pietro Battaglia, un personaggio cult del fumetto italiano. Un personaggio atipico nel panorama del fumetto italiano. Perché Battaglia è un vampiro siciliano, creato negli anni Novanta dallo sceneggiatore Roberto Recchioni (attuale curatore di Dylan Dog e creatore della serie a fumetti Orfaniper la Sergio Bonelli Editore) e dal disegnatore Leomacs (Tex, Magico Vento). E che da oggi approda anche alle edicole con l’Editoriale Cosmo.

Cinico e violento, Battaglia è dunque un vampiro. Nulla a che vedere con Dracula o le sue caricature: il nostro non è un pipistrello che svolazza a destra e a manca , ma una sorta di zelig della storia che si ritrova protagonista di vari momenti della cronaca patria. Presente e passata. La sua nuova "Caporetto" - così si intitola una delle due storie del primo numero della collana - è la Genova del social forum, la contestazione alla globalizzazione dei mercati e ai grandi della Terra riuniti nel Palazzo Ducale.

Ma un flashback riporta alla Caporetto originale, sulle rive dell’Isonzo, anno 1916. E’ qui che si scopre qualcosa di più sulle origini del vampiro-eroe: sfuggito a un assalto, Pietro Battaglia (un omaggio degli autori a Fabrizio De Andrè), scrive lettere d’amore dal fronte alla sua Ninetta, sognando il suo amore e il suo corpo. Un giorno, d’improvviso, Battaglia viene ucciso da un soldato austriaco. E’ il momento in cui incontra così la Morte ma decide di ribellarsi a essa e riprendere in mano la sua esistenza. Sotto forma di vampiro.
Nella seconda storia, "Vota Antonio", le avventure di Battaglia si spostano nella Basilicata del dopoguerra e nella spietata campagna elettorale tra due candidati, un democristiano e un comunista, pronti a tutto pur di far fuori il rispettivo rivale. Un mix tra Don Camillo e Peppone e le atmosfere western di Per un pugno di dollari. [Corriere.it]

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23 gennaio 2014
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