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Il Vaticano ha celebrato la prima messa per Galileo

Ad assistere alla liturgia gli scienziati della 'WFS' riuniti per celebrare il 445esimo anniversario della nascita dell'astronomo e matematico

16 febbraio 2009

E' un piccolo grande evento storico quello che si è svolto nella tarda mattinata di ieri: si è tenuta infatti la prima messa celebrata in onore di Galileo Galilei in 400 anni. A presiederla è stato mons. Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio consiglio per la cultura, nella basilica di Santa Maria degli Angeli e dei martiri a Roma.

Ad assistere alla liturgia un'assemblea davvero inedita, quella costituita dagli scienziati 'World Federation of Scientists' (WFS) tutti insieme per celebrare il 445esimo anniversario della nascita di Galileo. Da segnalare la presenza alla cerimonia liturgica anche di scienziati cinesi della Wfs, che doneranno una statua in bronzo opera di un famoso artista cinese. Ha partecipato alla messa anche l'esploratore del Polo Nord e accademico russo, Arthur Chilingarov.
La basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri ospita poi una mostra interamente dedicata alle grandi conquiste galileiane. Vi si trovano ricostruzioni suggestive come quella della Nasa in cui il Comandante della missione Apollo 15, David Scott, realizza sulla Luna il famoso esperimento di Galilei con la piuma e il martello. L'esposizione organizzata dalla WFS per l'Anno internazionale dell'Astronomia e ispirata al libro del prof. Antonino Zichichi 'Galilei Divin Uomo', espone le opere di sei artisti contemporanei - Agostino Bonalumi, Giuseppe Gallo, Piero Guccione, Francesca Leone, Igor Mitoraj e Croce Taravella - che illustrano con le loro creazioni il pensiero di Galilei e le sue fondamentali invenzioni e scoperte. La mostra, che avrà il suo riferimento permanente nella basilica, si snoda attraverso pannelli e filmati. Suggestive le ricostruzioni dei due straordinari strumenti inventati da Galilei - il pendolo e il piano inclinato - che, si legge in un comunicato della Wsf, "hanno permesso di arrivare oggi, a distanza di 400 anni, a misurare il tempo con la formidabile precisione di un secondo ogni vita d'Universo: venti miliardi di anni". "Testimonianza culturale del legame esistente fra Ragione, Fede e Scienza - si legge ancora - la Mostra sarà nei 115 Paesi della WFS, tra cui Cina e Russia".

Il fatto che a celebrare la messa di oggi sia stato mons. Ravasi, indica poi l'attenzione particolare con cui la Santa Sede sta cercando di dialogare con il mondo scientifico. Galileo e Darwin sono infatti al centro di importanti iniziative culturali e scientifiche di altissimo livello internazionale promosse dal Pontificio consiglio per la cultura insieme ad altre istituzioni vaticane, prima fra tutte la Specola Vaticana, cioè l'Osservatorio astronomico della Santa Sede che si trova a Castel Gandolfo.
Era stato del resto lo stesso Ratzinger a ricordare poco tempo fa l'importanza e il ruolo speciale avuto da Galilei nella storia della scienza e in quella della Chiesa. Benedetto XVI ricordava infatti lo scorso 21 dicembre all'Angelus, che il 2009 era stato indetto l'anno mondiale dell'astronomia proprio nel quarto centenario delle prime osservazioni al telescopio di Galileo Galilei. Gli scienziati, affermava il Papa, sulle orme di Galileo ci hanno mostrato la ricchezza del Creato e in questo modo ci hanno avvicinato all'opera del Signore. Ma era già stato Giovanni Paolo II nel 1992 ad affrontare il caso dello scienziato toscano e dei suoi rapporti difficili con la Chiesa divenuti poi nel corso dei secoli il simbolo di una contrapposizione fra scienza e fede. Di fronte alla Pontificia accademia per le scienze, in un lungo discorso dedicato interamente a Galileo, Wojtyla affermava: "L'errore dei teologi del tempo, nel sostenere la centralità della terra, fu quello di pensare che la nostra conoscenza della struttura del mondo fisico fosse, in certo qual modo, imposta dal senso letterale della Sacra Scrittura".
Questa straordinaria attenzione verso Galileo si traduce in una importante iniziativa di studio: si terrà infatti a Firenze il congresso internazionale 'Il caso Galileo. Una rilettura storica, filosofica, teologica', dal 26 al 30 maggio. [Adnkronos]

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16 febbraio 2009
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