Il vento nuovo che spira dall'America
Contro i cambiamenti climatici, per la sicurezza energetica, per un rapporto nuovo in politica estera
Sulla lotta ai cambiamenti climatici gli Usa vogliono agire in modo "aggressivo", dando l'esempio agli altri Paesi della comunità internazionale.
A ribadire l'impegno della nuova amministrazione americana è il vice presidente degli Stati Uniti Joe Biden, inviato alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza per illustrare agli alleati europei le linee fondamentali della politica estera di Barack Obama. "Siamo pronti a dare di nuovo l'esempio - ha assicurato - l'America agirà aggressivamente contro i cambiamenti climatici e per perseguire la sicurezza energetica con le nazioni che la pensano come noi".
Inoltre, l'amministrazione di Obama è determinata a dare "un nuovo tono" ai suoi rapporti internazionali ma, in nome del multilateralismo riabbracciato dopo gli anni dell'unilateralismo di George W. Bush, chiederà ai suoi partner di "fare di più". "Sono venuto in Europa - ha spiegato il vice presidente americano, intervenuto alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco - per conto di una nuova amministrazione determinata a dare un nuovo tono a Washington e alle relazioni dell'America con il mondo". "Ascolteremo, ci consulteremo, l'America ha bisogno del mondo, come io credo che il mondo abbia bisogno dell'America", ha assicurato Biden, chiarendo che se da un lato "l'America farà di più", dall'altro "chiederà di più ai suoi partner". E questo perché, ha sottolineato ancora, "le minacce che affrontiamo non rispettano i confini, nessun Paese, non importa quanto potente, può affrontarle al meglio da solo".
Gli Stati Uniti sono poi pronti ad avviare un dialogo con l'Iran, ma a condizione che Teheran rinunci a perseguire lo sviluppo del suo programma nucleare. "Siamo disponibili a parlare con l'Iran, offrendogli una scelta chiara". Ma Washington non tollererà che Teheran persegua nei suoi tentativi di sviluppare armi nucleari, "continuate lungo l'attuale percorso e continueranno le pressioni e l'isolamento", ha scandito il vice presidente. Venerdì scorso, rivolto alla nuova amministrazione americana, Larijani aveva esortato ad "abbadonare la politica del bastone e della carota" nei confronti dell'Iran.
E se gli Stati Uniti decideranno di proseguire nello sviluppo di uno scudo antimissile, lo faranno in stretta consultazione con la Russia ha assicurato Biden, sottolineando una volta di più il nuovo atteggiamento che l'amministrazione Obama intende tenere nei rapporti con Mosca, precipitati nei mesi scorsi al livello più basso da anni a causa di un progetto che la Russia considera come una minaccia alla propria sicurezza nazionale. "Continueremo a sviluppare la difesa missilistica - ha detto Biden a Monaco - una volta che sarà stata provata la sua efficacia dal punto di vista della tecnologia e dei costi. E lo faremo in consultazione con i nostri alleati della Nato e con la Russia".
Il vice presidente ha quindi ammesso come nei rapporti tra Mosca e l'Alleanza atlantica si sia creata "una frattura pericolosa" - in particolare dopo la guerra contro la Georgia dell'agosto scorso - e per questo ha esortato l'Occidente a "spingere il tasto reset, tornando a considerare le molte aree in cui possiamo e dobbiamo lavorare insieme con la Russia".
"L'America e la Russia possono essere in disaccordo e lavorare insieme laddove i loro interessi coincidono e coincidono in molte aree", ha sottolineato. Biden ha poi concluso chiarendo che gli Stati Uniti non permetteranno mai alla Russia di considerare l'Europa dell'est propria "sfera di influenza", né mai riconosceranno l'indipendenza di Ossezia del Sud e Abkhazia, le due regioni separatiste della Georgia per le quali si è combattuto l'estate scorsa. [Adnkronos]