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Il viadotto Himera ha fatto boom!

Demolita la carreggiata danneggiata in direzione Catania con 250 kg di esplosivo

23 dicembre 2015

"Nel pieno rispetto dei tempi programmati" (ieri, martedì 22 dicembre 2015), si è proceduto alla demolizione di oltre 200 metri della carreggiata in direzione Catania del viadotto Himera, sull’autostrada A19, danneggiata da una frana lo scorso 10 aprile, provocando la chiusura dell'autostrada. Un’operazione durata pochi secondi, ma che ha richiesto un complesso progetto di messa a punto e di ingegnerizzazione articolato in più fasi.
La demolizione controllata tramite esplosioni, insieme al sistema di tiraggio del viadotto, mai realizzato prima in Italia, "hanno garantito piena sicurezza della prevista risposta delle strutture", hanno spiegato dall'Anas. Nel complesso sono stati impiegati 250 chilogrammi di esplosivo suddiviso in microcariche temporizzate posizionate alla base delle cinque pile del viadotto e programmate per esplodere a poche frazioni di secondo l’una dall’altra.

Un'operazione terminata in anticipo sui tempi previsti, grazie anche al lavoro realizzato dalla ditta Mazzei, che non si è fermata neppure per il giorno dell'Immacolata con turni di 24 ore. Qualcuno parla anche di un 'effetto-Armani', il neo Presidente dell'Anas, arrivato lo scorso maggio al posto di Pietro Ciucci, che ha fatto da traino ai lavori. Lo scorso novembre, a Palermo per l'inaugurazione della bretella autostradale, Gianni Vittorio Armani aveva detto: "In Sicilia l'Anas ha avviato un nuovo corso. Bisogna recuperare un gap di manutenzione che si è accumulato negli anni, non dando risorse alla manutenzione. Non c'è bisogno di tante nuove opere, ma di opere ben mantenute, pulite, fruibili e gestite bene".

Le operazioni effettute - Per consentire la demolizione della carreggiata senza recare danno al viadotto adiacente, i tecnici dell'Anas insieme all'impresa Mazzei - affidataria dell'appalto -, hanno progettato e realizzato un sistema ingegneristico, senza precedenti a livello nazionale, per allontanare i circa 200 metri di viadotto interessato dalla demolizione. Le operazioni di spostamento/raddrizzamento tramite tiraggio, durate 48 ore, sono cominciate sabato scorso alle 11.30 e lunedì sera la distanza complessiva raggiunta era di oltre un metro. Il sistema di trazione è stato articolato su 3 blocchi di tiro principali (più due di sicurezza) ciascuno ancorato al suolo tramite fondazioni con 9 pali di grosso diametro a 33 metri di profondità. I tre blocchi principali sono stati calcolati per esercitare il tiro di una massa di 1.200 tonnellate.

Ai blocchi di tiro è stata collegata una struttura reticolare di funi multitrefolo (speciali cavi d'acciaio) che nel complesso sviluppano una lunghezza di 19 mila metri. L'intera struttura reticolare è stata a sua volta agganciata a catene di oltre 30 tonnellate, con le quali è stato imbracato il viadotto. La demolizione lascia lo spazio per la realizzazione del nuovo tratto di viadotto che sarà in acciaio, con tre campate per 270 metri. Il progetto esecutivo sarà ultimato entro il giugno 2016 per il successivo appalto dei lavori, della durata di 18 mesi. Entro la primavera del 2018 il tratto sarà disponibile a due corsie per senso di marcia.

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23 dicembre 2015
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