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Il viceministro libico Al Obeidi da Pozzallo: ''Disponibili a dialogo per chiudere con il passato''

14 marzo 2006

''Il Ministro degli Esteri Gianfranco Fini ha ribadito che i problemi del passato necessitano di una soluzione. Noi siamo sempre disponibili al dialogo''. E' quanto ha assicurato il vice ministro libico agli Affari Esteri, Abdulati I Al Obeidi, parlando con i giornalisti a margine del convegno internazionale su ''Migrazioni e Dignità: Europa ed Africa insieme per una politica dei flussi migratori nel Mediterraneo'', che si è aperto ieri, 13 marzo a Pozzallo, vicino Ragusa.
Il convegno, organizzato dalla Farnesina e dall'Organizzazione Internazionale delle Migrazioni, si chiuderà oggi ed è stata l'occasione per fare il punto sulla gestione non soltanto nazionale dei fenomeni migratori, stimolando la ricerca di strategie regionali, fondate su politiche di accoglienza dei Paesi di destinazione e di sviluppo nei Paesi di transito o di provenienza.
''Forse in questo momento il governo italiano è impegnato nella campagna elettorale'', ha aggiunto il vice ministro Al Obeidi, ''ma senza dubbio andremo avanti nel nostro dialogo per affrontare tutte le questioni poste, specialmente quella pagina del passato''. ''La cooperazione tra Italia e Libia si basa sul comunicato congiunto italo libico del '98'', ha poi ricordato il rappresentante di Tripoli. ''È chiaro che ci possono essere, come in tutti i rapporti, momenti positivi, altri negativi, ma in ultima analisi la cooperazione è un dovere e quindi va avanti''.
Quanto al caso Calderoli, che aveva scatenato violenti rappresaglie contro obiettivi italiani in Libia, per Al Obeidi è chiuso. ''In realtà - ha precisato il vice ministro - il comportamento del ministro Calderoli non è stato nocivo per i rapporti italo-libici. Lo è stato per quelli tra l'Italia ed il mondo islamico. Ma con la sua uscita dal governo, credo che la questione sia finita. Adesso - ha concluso - dobbiamo pensare ad altro''.

Fonte: AISE

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14 marzo 2006
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