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Il vino siciliano e i nuovi mercati

L'IRVV ha invitato in Sicilia buyer e rappresentanti di Cina, Brasile, India e Nord Europa: i mercati su cui vuole approdare l'enologia dell'Isola

06 ottobre 2011

Continua la strategia di sostegno all’export del vino siciliano messa in atto dall’Istituto della Vite e del Vino della Regione Siciliana. Una delegazione di buyer e giornalisti dei paesi dell’area BRIC e del Nord Europa è impegnata nell’isola con un fitto programma di visite ed incontri nei territori di maggior interesse vitivinicolo della regione, affiancando alle visite nei territori gli incontri commerciali con le aziende che, con l’IRVV, hanno voluto condividere l’iniziativa di incoming.

Da oriente ad occidente in un itinerario che ha toccato l’Etna, la Sicilia centro-meridionale con le province di Caltanissetta ed Agrigento e, infine, le terre d’occidente con parte della provincia di Palermo e Trapani. 31 le aziende che, divise in due gruppi (Sicilia Orientale e Sicilia Occidentale) parteciperanno ai due Work Shop, con formula BtoB in programma (il primo si è tenuto il 3 ottobre a Castiglione di Sicilia, il secondo si svolgerà a Palermo il 6 ottobre al Gran Hotel Piazza Borsa). Le aziende, negli incontri individuali con i buyers, potranno presentare la selezione dei vini proposti per i mercati emergenti e focalizzati sulle varietà di tradizione, a partire dal Nero d’Avola, vitigno principe della regione.
La Cina (5) e il Brasile (4) sono le nazioni che esprimono il più alto numero di buyer e giornalisti specializzati, ben nove, a cui si affiancano 2 rappresentanti dell’India, 3 della Polonia, 2 della Danimarca, 2 della Svezia, 1 della Norvegia e, infine, 1 dello stato di Israele. "La delegazione è stata formata - ha spiegato Dario Cartabellotta, direttore dell'IRVV - selezionando in quei paesi le aziende importatrici e i rappresentanti delle testate più influenti e conosciute". Il brasiliano Giovanni Bacigalupo della Vector International, il cinese Hon Wai Chan della Cottage Vineyards Limited, l’indiano Harshal Shah sono tra gli ospiti dell’IRVV i più conosciuti a livello internazionale. Di rilievo anche la stampa specializzata: dalla cinese Guangdong Wirne Magazine alla brasiliana Wine Style Magazine, senza dimenticare Indian Wine Accademy e Delwine dell’India.

L’autorevolezza di professionisti specializzati e il radicamento distributivo di queste realtà commerciali costituiscono un’opportunità importante per il sistema vitivinicolo della Sicilia che ha scelto di investire nella qualità dei vini ma anche sul management che gestisce i processi di internazionalizzazione delle aziende produttrici. "La Sicilia del vino di qualità - ha concluso il direttore Cartabellotta - con questa nuova iniziativa, prosegue la sua strategia di penetrazione e di consolidamento nei mercati emergenti come Cina, Brasile ed India e non dimentica i paesi del Nord Europa, sempre più 'innamorati' dei vini della fascia solare e mediterranea. È fondamentale sottolineare sia l’importanza di garantire la presenza nei mercati già consolidati, sia la necessità di presidiare i nuovi come Cina, Brasile, India, che hanno risposto in maniera positiva all’offerta italiana e che, in assenza di attività non solo rischiano di essere perduti, ma anche di trovare fertile terreno per le contraffazioni e le imitazioni dei nostri prodotti". Non a caso, alcuni mesi fa, alla London International Wine Fair, sono stati proposti per la prima volta Nero d’Avola e Grillo of India.

- Istituto della Vite e del Vino della Regione Siciliana

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06 ottobre 2011
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