Il vino siciliano per lo sviluppo turistico e nell’export
La Sicilia sotto la lente di Wine Meridian in un workshop al Cous Cous Fest
Come rendere accattivanti per i mercati internazionali, le tipicità identitarie e l’autenticità dei vari terroir del "continente vitivinicolo" siciliano?
Se ne è parlato al Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo, durante il workshop organizzato da Wine Meridian in collaborazione con la Strada del vino Erice Doc all’interno del village, allestito dal Distretto Turistico Vini e Sapori di Sicilia. Al centro del dibattito, le più recenti indagini sulle aspettative dei turisti internazionali e le strategie operative per supportare queste nuove tendenze.
"La Sicilia oggi rappresenta una delle terre dall'identità più forte, ma necessita di organizzazione e comunicazione internazionale credibile per renderla più riconoscibile ed attrattiva - ha spiegato Fabio Piccoli, direttore di redazione di di Wine Meridian - la chiave è soprattutto quella di lasciare emergere l’identità dei singoli territori e delle aziende, senza operazioni omologanti, solo così si diventa riconoscibili all’estero, sia agli occhi dei consumatori che dei turisti". "Il vino insieme alle eccellenze gastronomiche possono davvero diventare la locomotiva di traino per il turismo in Sicilia - ha detto Vincenzo Fazio, presidente della Strada del vino Erice Doc - c’è un grande interesse nel mondo per il vino e per i prodotti siciliani, bisogna fare sistema e organizzarsi per potere rispondere adeguatamente alle aspettative dei turisti e per non perdere occasioni d’oro per la crescita economica del territorio".
Al dibattito hanno partecipato anche Matteo Rizzo, sindaco di San Vito lo Capo e Presidente del Distretto Vini e Sapori di Sicilia, Gory Sparacino direttore del Distretto turistico, Luigi Salvo, presidente Ais Palermo, il ricercatore del Centro filiera vitivinicola regionale Giacomo Ansaldi, Lavinia Furlani, direttore editoriale di Wine Meridian, e Lilly Ferro, presidente regionale delle Donne del vino. Interessante anche il confronto con gli operatori di una regione, la Puglia, che ha saputo sfruttare al meglio le proprie potenzialità turistiche ed enoturistiche: tra i relatori Massimo Apollonio, presidente Assoenologi di Puglia, Basilicata e Calabria, e Ilaria Donateo, Ideatrice e organizzatrice di Rosexpò.
Presentato da Vincenzo Fazio il progetto finanziato dall’assessorato regionale al Turismo al Distretto turistico Vini e Sapori di Sicilia per circa 600.000 euro, che prevede azioni di promozione delle eccellenze siciliane che aderiscono alle strade del vino di Sicilia e mira alla valorizzazione e a sviluppare l’incoming degli itinerari enoturistici progettati in questi territori.