Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Il voto disgiunto, il voto utile, il non voto

Tutte le incognite delle elezioni regionali siciliane ad appena tre giorni dal voto

25 ottobre 2012

C’è il voto disgiunto, c’è quello utile e il non voto, l’astensionismo, elemento che a tre giorni dal voto per le elezioni regionali siciliane sembra quello preponderante. Incognite siciliane, che mostrano, in base ai sondaggi e alla scomposizione di alleanze e coalizioni, che nessuno dei dieci candidati a governatore avrà la maggioranza all'Assemblea regionale.
Così, chiunque sarà eletto dovrà fare accordi con chi in questo momento gioca su tavoli diversi. All'esterno il messaggio lanciato finora da tutti i candidati è quello di non volere scendere a compromessi prima del voto e di volersi misurare in aula sui singoli provvedimenti. In realtà, qualcosa si muove già. Chi nei partiti ha il compito di monitorare il sentimento elettorale ha avviato le grandi manovre post-voto. E più si avvicina la data, più si infittiscono i contatti.

Un dato certo i sondaggisti lo hanno già dato, ed è quello dell'astensionismo che si attesta intorno al 44%, mentre nei partiti tradizionali avanza la convinzione che se la percentuale si ridurrà a beneficiarne sarà probabilmente il Movimento 5 Stelle, come dimostrano le piazze affollate di Beppe Grillo. E allora, lo strumento su cui far leva è il voto disgiunto, cioè veicolare la preferenza verso il candidato governatore della coalizione avversaria, con l'obiettivo di rafforzare il competitor ritenuto "meno peggio" e impedire la vittoria di quello che viene considerato il rivale per eccellenza. Gli addetti ai lavori lo definiscono "voto utile".

Di voto disgiunto ha parlato Nello Musumeci (Pdl, Pid e la Destra), secondo cui buona parte del Pds, evoluzione del Mpa di Raffaele Lombardo, sta facendo convergere i voti della base verso Rosario Crocetta, tradendo Gianfranco Miccichè, il candidato ufficiale appoggiato anche da Grande Sud, Fli e Mps. C'è chi, però, gioca a carte scoperte. Come Fabio Granata, vice presidente di Fli, che non ha mai digerito la scelta del suo partito di sostenere Miccichè. Il suo voto e quello dei futuristi a lui vicini potrebbe andare alla fine a Crocetta, col quale ha condiviso alcune battaglie antimafia.
Di "voto utile" parlano anche alcuni candidati all'Assemblea siciliana, soprattutto nel centrosinistra, dove c'è chi considera l'appoggio a Giovanna Marano (Sel, Idv e Federazione della sinistra) un assist al centrodestra e lancia appelli a non disperdere i consensi. Tattica e pre-tattica. Anche negli ambienti di Miccichè si vocifera di accordi tra l'ex ministro e l'ex sindaco di Gela, funzionali a sconfiggere Musumeci, in odio a quel Pdl che fece naufragare la proposta di Berlusconi che aveva optato per la candidatura del cofondatore di Forza Italia nell'isola, nel tentativo di ricompattare il vecchio centrodestra. Ed è In questo clima che i tre segretari regionali di Fli, Pds-Mpa e Grande Sud (Carmelo Briguglio, Giovanni Pistorio e Pippo Fallica) hanno sentito il bisogno di diramare una nota congiunta, facendo  appello agli elettori moderati del centrodestra "a non disperdere il proprio voto sul candidato perdente di un Pdl sempre più ostaggio della Lega e ad esprimere la propria preferenza in favore di Miccichè, per costruire insieme un progetto autonomista e sicilianista".

Come spesso avviene, chi gestisce pacchetti di voti in realtà deciderà all'ultimo minuto. In base alle convenienze e in base alle promesse. Perso il posto all'Ars c'è sempre qualche incarico di sottogoverno a fare gola.

E i ragazzi di Libera scrivono una lettera al futuro governatore, chiunque sarà - "Non abbiamo ancora 18 anni e quindi non votiamo, ma pensiamo di avere comunque il diritto di comunicarle quello che pensiamo: fare politica sia una missione, non un tornaconto personale nè una facile carriera con grandi benefici".
Inizia cosi la lettera aperta al futuro presidente della Regione siciliana scritta dal coordinamento regionale di un gruppo di giovani aderenti all'associazione 'Libera' di don Luigi Ciotti.
Scrivono "in nome dei tanti siciliani uccisi dalla mafia sperando di ridare vita alla nostra amata ma disgraziata terra". "Se potessimo votare - proseguono - le diciamo subito che non daremmo mai il nostro voto a chi denigra il loro nome o a chi preferisce non ricordarli perchè testimoni scomodi e negativi. Se potessimo votare le chiederemmo regole chiare e precise riguardo i suoi assessori e consiglieri. È impensabile lasciare che a decidere le sorti della nostra regione sia qualcuno che abbia qualche seppur remoto legame con la mafia o con qualsiasi organizzazione criminale".
"I nostri sogni non sono il Grande Fratello o Miss Italia, ma futuro, lavoro, economia pulita, giustizia sociale. - sostengono - Vorremmo che la nostra regione fosse tutelata dal punto di vista ambientale, che ci fosse una grande sensibilizzazione riguardo ai beni pubblici, al bene comune; vorremmo che i nostri amministratori regionali (da noi stipendiati) si dedicassero assiduamente e con passione e impegno civile ai problemi della Sicilia e ne facessero venire alla luce tutte le bellezze".
"I siciliani adulti purtroppo certi atteggiamenti mafiosi li hanno dentro come un cancro con tante metastasi ma noi siamo certi di averne ormai trovato il vaccino
- concludono i giovani di Libera junior - Questo vaccino è la cultura, la scuola, l'informazione".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

25 ottobre 2012
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia