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Il Web si tinge sempre più di rosa. Entro il 2007 la maggioranza dei navigatori sarà femminile

29 marzo 2006

Le donne sono pronte per il sorpasso in rete: se il trend degli ultimi anni sarà confermato, entro il 2007 la maggioranza dei navigatori sarà femminile. E le italiane potrebbero guidare la corsa delle utenti di internet. Sono i risultati di uno studio della Eiaa, l'associazione delle agenzie pubblicitarie in Europa, nel quale è stato intervistato un campione di 7000 donne in Italia, Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna, Belgio, Olanda e penisola scandinava.

Internet conferma il suo crescente appeal sui navigatori, complice anche l'incremento della banda larga: nell'ultimo anno il 41% delle europee ha trascorso sul web circa 9,3 ore a settimana, con un aumento del 63% rispetto al 2003. Diverso il dato relativo agli uomini: dedicano ad internet 11 ore a settimana, solo il 54% di tempo in più. Ecco perché si intravvede il "sorpasso" femminile: ''Continuando così, nel 2007 le donne saranno di gran lunga più presenti sul web dei maschi'', spiega Emanuela Pignataro, del portale Microsoft Msn.it.
E se nove ore a settimana sembrano poche, basta confrontare il consumo femminile di giornali, radio e televisione: solo 5,2 ore a settimana per la lettura di quotidiani, 4,3 per i magazine. Anche se il tempo dedicato alla tv o alla radio è rispettivamente di 16 e 14 ore a settimana, la fruizione dei media tradizionali è complessivamente in calo, mentre quella di internet ha un vistoso segno positivo.

A guidare la riscossa delle donne pratiche e tecnologiche sono le ragazze al di sotto dei 25 anni (oltre il 74%), le giovani professioniste e le mamme indaffarate. Hanno capito che internet è prima di tutto veloce, e fa risparmiare tempo. Nella top ten dei servizi più utilizzati in rete, al primo posto i motori di ricerca, poi i siti di viaggi, la posta elettronica, l'informazione, la musica da scaricare e i blog. Negli ultimi tre anni segnano un'impennata anche le aste on line, lo shopping elettronico e i servizi bancari. Merito probabilmente dei nuovi sistemi di sicurezza delle transazioni economiche sulla rete e della formula "soddisfatti o rimborsati" garantita anche on line. Ma anche della diffusione della banda larga e di una nuova, conseguente consapevolezza tecnologica: ''Tre anni fa il 48% delle europee non sapeva neanche dire se aveva o no un collegamento broadband'', dice Michael Kleindl, presidente della Eiaa. ''Oggi quella percentuale si è ridotta al 5% e oltre il 60% naviga con connessione veloce''.
E in Italia? Proprio le donne potrebbero essere le prime a tagliare il traguardo. Se con 7,9 ore settimanali sul web sono sotto la media europea, soltanto un'ora separa dal dato relativo agli uomini del bel Paese, contro le due ore di distanza tra consumi maschili e femminili della rete nel resto d'Europa.

Una spinta decisiva potrebbe venire proprio dagli under 25, quelli della ''Digital generation''. Secondo una ricerca dell'Associazione Italiana Editori, i giovani tra i 14 e i 24 anni ricorrono sempre di più a internet anche per la fruizione di contenuti ''tradizionali''. Dedicano 2,8 ore a settimana alla lettura di libri, magazine e quotidiani su carta e ben 2,5 ore per leggere articoli o riviste on line; 7 ore per ascoltare musica da radio o cd e 4,1 tramite iPod o computer. Infine, la televisione: la vecchia scatola magica esercita ancora un certo fascino, ma già in molti preferiscono guardare gli stessi programmi in rete (leggi).

Fonte: Repubblica.it

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29 marzo 2006
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