Il XXVI° Festival di Villerupt, dedicato alla Sicilia
Villerupt, crocevia di cultura, dedica il Festival du Film Italien alla ''Sicilia e il Cinema''
Molto presto il festival di Villerupt ha assunto una dimensione internazionale consacrata – in quello che è territorio di ex minatori italiani caratteristico al punto da ambientarvi molti set in tema di emigrazione – dalla venuta di nomi illustri del nostro cinema. Basti un esempio dello scorso anno: Ettore Scola
Con la riproposizione della parte migliore della nostra produzione e di quella degli esordienti, il festival intrattiene una relazione viva e appassionata tra il pubblico francese e quello transalpino.
Nell’edizione di quest’anno Villerupt presenterà oltre al panorama con le migliori opere attuali, spesso inedite in Francia - come il "Cuore altrove" di Pupi Avati , "Pinocchio" di Roberto Benigni, "La finestra di fronte" di Ferzan Ozpetek, "Ricordati di me" di Gabriele Muccino – la retrospettiva "Sicilia e cinema".
"La ricchezza e la qualità dei film recenti – spiegano gli organizzatori – ci ha spinti a esplorare in profondità il rapporto tra la Sicilia e la cinematografia, ricca di una lunga tradizione".
Si vedranno così nelle sale della cittadina lorenese i classici "La terra trema", realizzato da Visconti nel 1948, il noto "Divorzio all’italiana" che Germi girò nel 1961, fino a "L’uomo delle stelle" di Giuseppe Tornatore, del ‘95, e "Angela" che Roberta Torre ha realizzato con tocco originale nel 2002.
L’attrice Tiziana Lodato sarà la madrina della manifestazione. Oltre alla retrospettiva, dove non mancheranno titoli quali "Stromboli", "Salvatore Giuliano", "Il Gattopardo", una tavola rotonda con i registi siciliani Emidio Greco, Pasquale Scimeca, Sebastiano Gesù, insieme all’attrice Regina Orioli, nella quale si dibatterà con il pubblico sui problemi dell’isola espressi dalla cinematografia attuale, e quella da quella di sempre.