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Immobili fantasma, in Sicilia sono oltre 150 mila. Maglia nera ad Agrigento: 28.701 immobili emersi

27 marzo 2012

Oltre 150.000 immobili-fantasma per una base imponibile recuperata di quasi 7,5 miliardi di euro: è questo probabilmente il dato che dà più di ogni altro l'idea del fenomeno degli "immobili fantasma" in Sicilia. L'Agenzia del Territorio dal 3 maggio al 31 dicembre dello scorso anno ha messo in campo oltre 200 squadre in tutta l’Isola per oltre 108.000 sopralluoghi. Un'attività che ha permesso di individuare migliaia di porzioni di terreni su cui ricadono fabbricati che non risultano dichiarati al catasto: 248.473 sono stati già messi sotto la lente d'ingrandimento, per i restanti 58.776 bisognerà attendere la fine del primo semestre del 2012. Sono 125.598 le particelle con immobili con rendita catastale (presunta o definitiva) già attribuita; 78.000 i proprietari che si sono autodenunciati.

"A livello nazionale la Sicilia è la regione che ha individuato il maggior numero di immobili di questo genere, e questo per noi è motivo di grande soddisfazione", ha detto il direttore regionale dell’Agenzia del Territorio, Marco Selleri. Il 44% degli immobili interessati dall'operazione sono abitazioni, il 38% magazzini. La Provincia in testa a questa speciale "classifica" è Agrigento con 28.701 immobili "emersi", seguita da Palermo (26.288) e Catania (23.177). I proprietari dei fabbricati-fantasma devono pagare circa 500 euro tra sanzioni e oneri; a questa cifra va sommato il recupero di imponibile fiscale (Irpef, Ici e Tarsu) degli ultimi cinque anni).
La rendita catastale presunta sarà notificata con le attività di pubblicazione agli albi pretori comunali a partire dal 3 aprile; un mese dopo verrà emesso un comunicato nella Gazzetta Ufficiale e nel sito dell’Agenzia del Territorio. Dal 3 luglio e per i successivi 60 giorni si potrà presentare ricorso dinanzi alla Commissione Tributaria competente. "La collaborazione da parte dei cittadini c’è stata - ha detto Selleri -. C’è una bella platea di contribuenti che a fronte della contestazione elevata dall’Agenzia ha provveduto spontaneamente a dichiarare l’immobile e quindi ad attribuire una rendita catastale definitiva". [Fonte: Italpress - Corriere del Mezzogiorno]

 

 

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27 marzo 2012
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