Impegno trasversale per il "Pacchetto Sicilia"
27 parlamentari di Camera e Senato chiedono un incontro a Monti per "dare risposte immediate alle crisi nell'isola"
Trasporti, credito, incentivi agli investimenti, agricoltura, beni e attività culturali, accise. Sono questi i temi principali del "Pacchetto Sicilia" su cui già 27 parlamentari siciliani di Camera e Senato di tutti gli schieramenti politici chiedono con forza un incontro al presidente del Consiglio Mario Monti, per dare risposte concrete e veloci a una crisi e a un disagio che vanno affrontati senza indugi per rilanciare la Sicilia. Una risposta, si legge in una nota, che la politica vuole dare alle richieste espresse dalla manifestazione di associazioni di categoria e sindacali del primo marzo scorso a Palermo (LEGGI).
Si tratta di una prima iniziativa, promossa dal senatore del Pd Enzo Bianco, a cui hanno già aderito i senatori Nino Strano (Fli), Giuseppe Palumbo, Pino Firrarello, Domenico Nania (Pdl), Giampiero D'Alia (Udc), Nino Papania, Mirello Crisafulli, Benedetto Adragna (Pd), Carlo Vizzini (Psi), Giovanni Pistorio (Mpa), i deputati Basilio Catanoso, Enzo Gibiino, Vincenzo Garofalo, Salvo Torrisi, Alessandro Pagano, Enrico La Loggia (Pdl), Marco Causi, Marilena Samperi (Pd), Fabio Granata, Carmelo Briguglio (Fli), Gianfranco Miccichè, Giuseppe Fallica (Grande Sud), Fabio Giambrone, Ignazio Messina (Idv) e l'eurodeputato Giovanni La Via (Pdl).
Una decina di questo numeroso gruppo si sono riuniti lunedì mattina a Catania per concordare le azioni da fare, dandosi appuntamento insieme con gli altri che vorranno aggiungersi, a Roma, settimanalmente. "Scriveremo subito al presidente del Consiglio - ha spiegato il senatore Enzo Bianco - per chiedere un incontro e aprire con lui un dialogo serrato affinché si diano risposte concrete alla crisi che sta vivendo la Sicilia. Sui temi che abbiamo individuato chiederemo di avere un interlocutore costante all'interno del governo per mettere a punto, tutti insieme nell'interesse della Sicilia e al di la' delle appartenenze, dei provvedimenti rapidi ed efficaci, anche tramite emendamenti condivisi da presentare già al disegno di legge sulle liberalizzazioni in discussione in questi giorni". "Uno di queste tematiche è il tema dei trasporti: ferroviari, aerei, via nave. Una condizione di grande disagio, così come quello dell'agricoltura e sul costo del denaro. Saremo tutti uniti. Stiamo anteponendo gli interessi della nostra terra a quelli di parte".
Sul tavolo la protesta contro "l'arroganza insopportabile delle Ferrovie dello Stato, il monopolio dei traghetti, i rischi dell'Alitalia dopo gli accordi con Blu Panorama e WindJet". Passando dal costo del credito ai problemi del comparto agricolo, dall'accise sui prodotti petroliferi alla valorizzazione dei Beni Culturali.
Bianco ha chiesto al presidente dell'Ars Francesco Cascio la disponibilità di una sede "neutra" per gli incontri a Roma, ed ha annunciato vertici con Confindustria e sindacati.
Per Nino Strano "c'è un clima di emergenza a cui tutti stiamo rispondendo. Sui beni culturali, ad esempio stiamo vedendo cosa fare per sostenere TaoArte prossima alla fine". Pino Firrarello, infine, ha citato anche il Movimento dei Forconi che, ha ricordato, "hanno indicato tanti motivi seri. Questo incontro di oggi è più efficace se viene fatto bipartisan. Spero che l'incontro con Monti possa avvenire questa settimana".
"Portare avanti un pacchetto Sicilia con un'azione unitaria e bipartisan - hanno ribadito i parlamentari - sarà più efficace. Una cosa che fino a qualche mese fa, in un clima politico litigioso, non sarebbe stata possibile ma che oggi è necessaria sia perchè dalla Regione non arrivano risposte positive sia perchè il disagio espresso dalla gente come nel caso della protesta dei forconi o dalle associazioni di categoria nei giorni scorsi a Palermo è reale".
[Informazioni tratte da Lasiciliaweb.it, Adnkronos/Ign]