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In 11 anni sono stati sequestrati alla malavita organizzata beni per 3 miliardi di euro

Alla sola ''Cosa nostra'' dal '93 al 2003 sono stati sequestrati beni per l'ammontare di 275.033.081 euro

26 gennaio 2005

Sequestri di beni per quasi tre miliardi di euro ed emesse più di 7 mila ordinanze di custodia cautelare.
Sono questi alcuni degli elementi che riguardano la lotta alla malavita organizzata e che emergono dalla relazione del Cidma, il Centro internazionale documentazione sulle mafie e dell'antimafia, sulla base di dati forniti dalla Dia, la Direzione investigativa antimafia.

Il documento è stato presentato il 22 gennaio nel Complesso di San Ludovico a Corleone (PA), nel corso del convegno ''La gestione dei beni confiscati alla mafia'', al quale sono intervenuti anche Roberto Centaro, presidente della commissione nazionale antimafia, Giosuè Marino, prefetto di Palermo, Clementina Lanna, dirigente del Demanio, Giuseppe Giordano, sindaco di Partinico (PA), Giuseppe Siviglia, sindaco di San Giuseppe Jato (PA), Lucio Guarino, direttore del Consorzio sviluppo e legalità, Rosa Laplena, dell'Associazione ''Nomi e numeri contro la mafia''. Il moderatore del dibattito è stato Carmelo Carrara, consulente della Commissione antimafia.

In particolare è emerso che, secondo il bilancio dell'attività che abbraccia il periodo fra il 1992 e il 2003, il maggior numero dei sequestri e delle confische, applicando sia il codice di procedura penale che la legge Rognoni/La Torre, riguardano la Camorra. Subito dopo vengono Cosa nostra, la criminalità organizzata pugliese e le altre organizzazioni malavitose.

I dati dicono anche che i valori sequestrati ex art. 321 cpp ammontano, per la Camorra, a 1.411.742.888 di euro, per Cosa nostra a 275.033.081, per la 'Ndrangheta a 40.846.099 e per la criminalità organizzata pugliese a 48.818.795 di euro. Anche per le confische, portate avanti grazie alla legge Rognoni/La Torre, la Camorra resta al primo posto della triste classifica (359.056.000 euro), seguita dalla criminalità organizzata pugliese (45.528.698) e da Cosa nostra (25.250.114).

Fonte: La Sicilia del 22 Gennaio 2005

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26 gennaio 2005
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