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In 500mila pronti a... maturare

Prima prova per la maturità. Quasi cinquemila giovani italiani chini sui bianchi fogli protocollo

21 giugno 2006

C'è chi ancora se lo sogna la notte, facendone rappresentazione onirica delle proprie paura, chi lo racconta come fatto epico, culmine di tutta un'esistenza. Insomma, per un verso o per un altro l'esame di maturità è una pietra miliare nella vita di ognuno di noi. In quei giorni si raccoglie tutta la tensione del prima e del dopo, giorni di transito per eccellenza nei quali si saluta la spensieratezza della ''gioventù'' e ci si avvia verso il domani, verso il viale delle responsabilità dei grandi... Scusate la melensa retorica, ma è l'effetto di quel ricordo melanconico legato, appunto, a quei giorni lontani della maturità...  

Ricordi lontani per chi scrive e per tanti altri, certo non per i quasi 500mila giovani italiani che oggi si trovano chini sui banchi per il loro primo giorno di prova, lo ''scritto di Italiano''.
Prima prova, uguale per tutti gli indirizzi di studio, che ''misurerà'' la preparazione, la creatività, l'impegno dei ragazzi con un titolo su Giuseppe Ungaretti (''Analisi del testo della poesia L'Isola dal Sentimento del tempo''), e su Giuseppe Mazzini (''Democrazia e nazione, Unità di Italia e d'Europa, libertà e fratellanza sono i cardini del pensiero politico di Giuseppe Mazzini. 1805-1872''); ma ci sarà anche il saggio letterario (''Il distacco nell'espressione ricorrente dell'esistenza umana: senso di perdita, estraniamento, fruttuoso percorso di crescita personale''), il tema socio-economico (''Città e periferie paradigma della vita sociale, fattori di promozione di identità personale e collettiva''), quello tecnico-scientifico (''Finalità e limiti della conoscenza scientifica: che cosa ci dice la scienza sul mondo che ci circonda, noi stessi e sul senso della vita''), l'immancabile Tema di Storia (''Onu, Patto atlantico. Unione europea: tre grandi organizzazioni internazionali di cui l'Italia è stato membro. Inquadra il profilo storico di queste tre organizzazioni, illustra gli indirizzi di politica estera su cui si è fondata la scelta dell'Italia di farne parte'') e quello classicamente preferito dalla maggior parte degli studenti: il TEMA D'ATTUALITA' (''Campagne e paesi d'Italia recano ancora le tracce di antichi mestieri che la produzione industriale non ha soppiantato del tutto. Le botteghe artigiane continuano a essere luoghi di sapere e cultura ai quali l'opinione pubblica guarda con rinnovato interesse. Contemporaneamente anche il mondo artigiano è stato investito dall'innovazione tecnologica che ne sta modificando contorni e profilo. Rifletti sulle caratteristiche dell'artigianato oggi e sull'importanza storica, sociale ed economica che ha avuto e può avere in prospettiva per il nostro Paese''. Un titolo che è già lo svolgimento del tema, ndr).

Quindi, scelti i titoli e letti come non mai si è letto il titolo di un tema, i 485.296 candidati potranno cominciare a vergare i bianchi fogli ministerialmente timbrati. L'unico aiuto lo potranno avere dal dizionario di italiano, mentre  non potranno uscire dall'aula prima di tre ore dalla dettatura del tema.
Tassativamente VIETATI!  telefonini e altre diavolerie, pena l'ANNULAMENTO del compito. Un divieto quest'ultimo ribadito dal ministero dell'Istruzione anche ieri, che ha impartito ai presidenti e ai commissari d'esame le regole da seguire per svolgere in tutta tranquillità e senza intoppi le prove della maturità.
Telefoni cellulari e altri dispositivi che consentano di mettersi in contatto con l'esterno, o addirittura fotografare le tracce ministeriali, devono rimanere a casa. Una norma che per la verità fino all'anno scorso non è stata rispettata in modo rigido. Ma la circolare emanata ieri da viale Trastevere è stata di una chiarezza assoluta: ''I Dirigenti scolastici disporranno perché i candidati siano avvertiti tempestivamente che è assolutamente vietato, nei giorni delle prove scritte, portare a scuola telefoni cellulari di qualsiasi tipo (comprese le apparecchiature in grado di inviare fotografie e immagini), nonché dispositivi a luce infrarossa o ultravioletta di ogni genere, e che nei confronti di coloro che fossero sorpresi ad utilizzarli è prevista, secondo le norme vigenti in materia di pubblici esami, la esclusione da tutte le prove''.
Quindi, cellulari a casa e chi sbaglia viene bocciato: ''uomo avvisato mezzo salvato!''.
Solo che al momento della emanazione del provvedimento per la quasi totalità degli alunni la scuola era già finita e avvertirli non sarà stato semplice.

Ma comunque. Dopo l'impegno di oggi, toccherà ai professori sbracciarsi le maniche e mettersi di buona lena nelle correzione degli elaborati prodotti dai ragazzi, correzioni che si concluderanno con un giudizio e la successiva pubblicazione dei risultati.
Successivamente si partirà con i cosiddetti ''colloqui pluridisciplinari'' che si protrarranno fino alla prima settimana di luglio. Poi tutti al mare, e come è andata è andata.

Dedicato a tutti gli studenti d'Italia...

L'Isola
A una proda ove sera era perenne
Di anziane selve assorte, scese,
E s'inoltrò
E lo richiamò rumore di penne
Ch'erasi sciolto dallo stridulo
Batticuore dell'acqua torrida,
E una larva (languiva E rifioriva) vide; Ritornato a salire vide Ch'era una ninfa e dormiva Ritta abbracciata a un olmo.

In sè da simulacro a fiamma vera
Errando, giunse a un prato ove
L'ombra negli occhi s'addensava
Delle vergini come
Sera appiè degli ulivi;
Distillavano i rami
Una pioggia pigra di dardi,
Qua pecore s'erano appisolate
Sotto il liscio tepore,
Altre brucavano
La coltre luminosa;
Le mani del pastore erano un vetro
Levigato da fioca febbre.

Giuseppe Ungaretti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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21 giugno 2006
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