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In Afghanistan arrivano i rinforzi

Nella previsione di un possibile non breve periodo di permanenza dei militari italiani in Afghanistan

03 aprile 2007

Una situazione sempre più delicata che richiede una capacità di difesa superiore. Infatti, il settore ovest dell'Afghanistan, dove la missione della Nato-Isaf è affidata ai militari italiani, diventata ogni giorno più pericolosa (leggi). Questo il motivo che ha portato il Consiglio supremo di Difesa (CsD), presieduto dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, a prendere la decisione di riforzare le difese del contingente militare in Afghanistan.
Il CsD ha esaminato ieri ''le modalità di attuazione dell'impegno assunto in Parlamento per il rafforzamento delle misure di protezione del contingente italiano - si legge in una nota diffusa dal Quirinale - nella conferma del carattere della missione e della previsione di un possibile non breve periodo di permanenza''. E ha deciso l'invio di alcuni, mezzi di rinforzo. Adesso ''spetterà al governo provvedere e provvederà in questi giorni'', ha detto il ministro degli Esteri Massimo D'Alema.

Alla riunione del CsD hanno preso parte il presidente del Consiglio Romano Prodi, i ministri Massimo D'Alema, dell'Interno Giuliano Amato, dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa, della Difesa Arturo Parisi, dello Sviluppo economico Pierluigi Bersani, il capo di stato maggiore della difesa ammiraglio Giampaolo Di Paola, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta, il segretario generale della presidenza della Repubblica Donato Marra, il segretario del Consiglio supremo di difesa generale Rolando Mosca Moschini.

''Il Consiglio ha analizzato la situazione nei teatri operativi ove sono impiegati contingenti italiani in una prospettiva di supporto della sicurezza, della ricostruzione, dello sviluppo economico e della stabilizzazione'', caratteristiche che del resto accomunano tutte le operazioni fuori area in cui sono impiegati militari italiani, spiega la nota del Quirinale. ''È stata ribadita l'esigenza di intensificare l'azione politica e diplomatica in Libano. Per l'Afghanistan, il Consiglio ha esaminato le modalità di attuazione dell'impegno assunto in Parlamento per il rafforzamento delle misure di protezione del contingente italiano. L'analisi e la valutazione dell'impatto degli interventi condotti consentiranno di impiegare con maggiore efficacia le risorse militari e non militari disponibili''.
In particolare, il Consiglio supremo ''ha convenuto sulla necessità di definire attentamente il rapporto tra gli impegni operativi assunti e da assumere e le risorse di bilancio a disposizione, mirando ad un razionale equilibrio e ad una migliore qualità della spesa''. L'esame ''sarà approfondito in occasione della prossima riunione, fissata per il giorno 2 luglio 2007'', dunque quando si comincerà a mettere mano alla prossima Legge Finanziaria.

In che cosa materialmente consisterà il rinforzo delle truppe, pur non essendoci notizie ufficiali, secondo quanto è trapelato finora, i rinforzi consisterebbero in una squadra di elicotteri da esplorazione e scorta A-129 Mangusta, in dotazione alla Brigata Aeromobile Friuli, con relativi equipaggi e tecnici per la manutenzione. Si parla di due coppie di velivoli e di un elicottero di scorta, provenienti dal 5° Reggimento aviazione dell'Esercito Rigel di Casarsa e dal 7° Vega di Rimini. A terra, invece, i rinforzi sarebbero costituiti da alcuni Vcc (Veicoli corazzati da combattimento) Dardo: mezzi cingolati per la fanteria, ciascuno con capacità di trasportare una squadra di fucilieri (i soldati sarebbero in tutto una cinquantina).
I Mangusta andrebbero ad unirsi ai tre elicotteri Ch47 e all'aereo C-130 da trasporto già schierati, e ai due velivoli senza pilota Predator in arrivo ad Herat nel mese di maggio; i Dardo, invece, si aggiungerebbero ai Vtlm Lince, i Veicoli tattici leggeri multiruolo anti-mine che nelle settimane scorse hanno protetto un convoglio attaccato con granate nella provincia di Farah.

Nel giro di qualche settimana i nuovi mezzi potrebbero arrivare tutti a destinazione. Il Governo ''provvederà in questi giorni'' a rafforzare la sicurezza del contingente militare in Afghanistan, ha confermato il ministro degli Esteri D'Alema a margine del suo incontro a Rabat con il collega marocchino Mohamed Benaissa. Ai giornalisti che gli chiedevano se sia previsto l'invio di più mezzi, D'Alema ha risposto: ''Il Consiglio supremo di difesa, come dice il comunicato finale reso pubblico dal presidente della Repubblica, sulla base dell'Ordine del giorno votato in Parlamento ha esaminato la necessità e ha dato indicazione di provvedere: spetterà al Governo provvedere - ha detto il vicepremier - e provvederà in questi giorni''.

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03 aprile 2007
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