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In arrivo un unico scudo per l'Influenza A e influenza di stagione

La speranza del viceministro Fazio è quella di debellare l'infezione pandemica entro l'estate

20 ottobre 2009

Arriva da più parti l'invito per i medici a vaccinarsi contro la nuova influenza A. Dopo il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio, anche Amedeo Bianco, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo) afferma che "è utile ed è nell'interesse dell'intera collettività" che i medici e gli operatori sanitari scelgano di vaccinarsi, "sia perché sono più esposti al virus, sia perché, se si ammalano anche loro, il sistema di assistenza si blocca". E quindi di "prendere in seria considerazione l'opportunità di vaccinarsi", dopo che alcuni sondaggi hanno indicato un'alta percentuale di medici non disposti a immunizzarsi. "Siamo comunque di fronte ad una pandemia. E anche se il virus non è particolarmente aggressivo, è sicuramente molto contagioso", ha ricordato all'Adnkronos Salute il presidente dei medici italiani.
Dal canto suo Fazio ha fatto sapere che non è così bassa l'adesione dei medici italiani alla vaccinazione anti-H1N1. Si parla del 40%, un dato "molto più alto rispetto al 20% che registriamo normalmente contro l'influenza stagionale". Ieri a Milano, a margine del congresso della Società italiana di ematologia (Sie), il viceministro sottolinea che per convincere i camici bianchi a fare l'iniezione 'scudo' "non intendo assolutamente insistere. I medici hanno tutta la mia stima e sono perfettamente in grado di decidere che cosa fare". Tuttavia, il viceministro ammette che "forse anche da parte nostra non sono state sufficientemente comunicate le motivazioni per cui è consigliabile che la classe medica si vaccini contro la nuova influenza".
Fazio ha poi riferito l'ipotesi che nel 2010 "è verosimile che il virus pandemico H1N1 faccia parte del vaccino contro l'influenza stagionale". In questo modo la profilasssi contro l'influenza tradizionale e quella A/H1N1 sarà possibile con un unico prodotto, "tetravalente invece che trivalente". "E' possibile che il virus H1N1 circoli ancora nei prossimi anni nel mondo. E questo - ha precisato - è uno dei motivi per cui si dovrebbe somministrare il vaccino anche nei Paesi in via di sviluppo". Ma in Italia, ribadisce Fazio, "secondo le nostre statistiche il virus H1N1 potrebbe essere eradicato. Come già è avvenuto in Australia, dove è quasi sparito".

La speranza del viceministro, quindi, è quella di debellare l'infezione pandemica entro l'estate. "Se noi stronchiamo il virus per la primavera, poi saremo a posto - assicura - Il prossimo ottobre lo potremo mettere nel vaccino influenzale, in modo appunto da avere un unico prodotto 'scudo'".
Il viceministro ha infine fatto sapere che è in programma in settimana una nuova riunione sulla rete per l'assistenza ai pazienti colpiti da forme gravi di nuova influenza A. "La rete di emergenza per i casi gravi di infezione da virus H1N1 è pronta - assicura Fazio - adesso stiamo cercando di metterla a sistema. Abbiamo una riunione in settimana sul tema". [Adnkronos/Ing, Adnkronos Salute]

COMUNICATO ASP CATANIA
Da venerdì 23 ottobre inizia la campagna vaccinazioni contro l'influenza stagionale. Per la somministrazione contro l’influenza "A" occorrerà attendere le direttive assessoriali.

In attesa delle direttive dell’assessorato regionale alla Sanità per la somministrazione del vaccino pandemico (contro il virus A/H1N1), il direttore generale dell’Asp Catania Giuseppe Calaciura comunica che, a partire da venerdì 23 ottobre 2009, sarà avviata la campagna vaccini contro l’influenza stagionale. "Con l’abbassamento delle temperature è inevitabile l’appuntamento con i virus influenzali - ha affermato Calaciura - abbiamo avviato un piano di sensibilizzazione per invitare i soggetti più fragili, anziani con più di 64 anni, bambini e altre categorie a rischio, a vaccinarsi. La situazione è particolarmente complessa a causa della nuova influenza: la minaccia dunque arriva contemporaneamente da più fronti, per questo è importante il ricorso ai vaccini antinfluenzali affinché la pandemia non si sovrapponga alla più tradizionale epidemia stagionale".
Per sei settimane sarà possibile vaccinarsi presso i medici di medicina generale che hanno aderito alla campagna e presso gli ambulatori dell’Azienda sanitaria provinciale etnea: a Catania in via Pasubio 19 – dove è prevista l’apertura straordinaria proprio per le vaccinazioni – in via S. M. La Grande 5, in via Frassati 2, in Corso Italia 234 e nel poliambulatorio di San Giorgio al civico 105.
Nei centri Asp saranno esposte delle locandine informative per ricordare che la vaccinazione è l’intervento più efficace contro l’influenza ed è gratuita per i soggetti a rischio. Grazie alle capillari campagne di sensibilizzazione promosse negli ultimi anni, il numero di vaccinazioni è più che triplicato, con un trend in costante aumento: dai 60.670 vaccini del 1998 alle 200mila unità superate l’anno scorso. Basti pensare che attualmente, nell’area metropolitana di Catania, i livelli di copertura del vaccino antinfluenzale sono fra i più elevati in Italia: negli ultimi anni, è cresciuta soprattutto la copertura vaccinale degli anziani, che oggi, in provincia di Catania, tocca percentuali pari alla media nazionale e in alcuni distretti sanitari ha superato l’obiettivo del 75% posto dai Piani sanitari nazionale e regionale.

Un’offerta così estesa della vaccinazione antinfluenzale, che deve essere realizzata in 5/6 settimane, non sarebbe stata possibile utilizzando solo gli ambulatori di vaccinazione presenti nella provincia. Per questa ragione l’Asp Catania, a partire dalla campagna 2000/2001, ha coinvolto attivamente i medici di medicina generale: questo ha consentito di raggiungere casa per casa tutti i soggetti a rischio.
"Le previsioni dell’Organizzazione mondiale sanitaria - spiega il direttore sanitario Asp Catania Domenico Barbagallo - parlano di diffusione del nuovo virus A/H1N1, proprio nel periodo in cui siamo sotto l’assedio degli altri virus stagionali. Non c’è motivo di allarmarsi, in considerazione del fatto che la pandemia è meno pericolosa rispetto a come è apparsa la scorsa primavera in Messico. Ma in questo contesto è ancora più importante il ricorso ai vaccini stagionali, strumenti fondamentali di prevenzione. La consueta dose stagionale è particolarmente indicata per le persone anziane e per tutti coloro che soffrono di problematiche respiratorie e cardiovascolari, la strategia di vaccinazione per H1N1, invece, prevede di dare priorità alle categorie più esposte e di pubblica utilità come gli operatori sanitari e le forze dell’ordine. A seguire ci sono le donne in gravidanza e le persone a rischio per patologie particolari o per ragioni di età".
Il responsabile del servizio di Epidemiologia dell’Asp Catania dott. Mario Cuccia, il responsabile della campagna antinfluenzale dell’Asp Catania dott. Santo Cannata e il responsabile dell’Unità operativa Igiene, Sanità Pubblica ed Epidemiologia dott.ssa Carmela Scavo, coordineranno le operazioni di somministrazione dei vaccini, garantendo la copertura sanitaria dei soggetti fragili, ed evitando così l’eventuale aumento dei pazienti in questa delicata fase: "La vaccinazione stagionale - conclude Calaciura - è da sempre un’opportunità per tutti, soprattutto per i bimbi dai 6 mesi in su, mentre diventa un "salvavita" per i soggetti più fragili: per queste persone può essere indicato anche il vaccino contro lo Streptococcus pneumoniae, la causa principale della polmonite, che è la complicanza più pericolosa delle forme influenzali. Una soluzione da tenere in alta considerazione soprattutto quest’anno".

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20 ottobre 2009
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