Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

In aumento i giovani italiani occupati ma che non possono permettersi di comprare casa

Su 100 giovani che lavorano e che potrebbero acquistare un'abitazione la maggioranza vive con i genitori

18 marzo 2005

All'inizio del 2005 la media nazionale dei proprietari di case ha ormai superato l'81%, mentre fra i giovani tra i 26 e i 35 anni, anche se occupati, sia pure grazie a contratti atipici, e quindi economicamente indipendenti, la quota di chi vive in una casa di proprietà scende al 35,2%.
L'insieme più rilevante dei proprietari è formata da giovani che vivono in coppia (oltre 1,8 milioni di individui), cui si aggiunge una quota significativa di single (321 mila).
Attraverso l'abitazione, insomma, si sperimenta un progetto di vita in comune.

Al contrario, il fabbisogno abitativo di chi sta a cavallo dei trent'anni rappresenta circa il 65% di giovani che hanno risolto, pur attraverso forme flessibili, la prima fase di indipendenza personale attraverso il lavoro, e che ora, nonostante l'indipendenza economica, soffrono una carenza di autonomia non potendo contare su un'abitazione propria.
Questo segmento di potenziale domanda abitativa sfiora i 4 milioni di persone: su 100 giovani che lavorano e che potrebbero acquistare un'abitazione, la maggioranza (56,7%) vive con i genitori, il 33,9% vive in affitto e il 9,4% sono giovani, in coppia (2,9%) o single (6,5%), che vivono in coabitazione.
A sottolinearlo è il dossier stilato dal Censis per conto della Banca di Roma.

Da tener conto, inoltre, è il dato per cui i giovani con un lavoro atipico nel nostro paese costituiscono il 21,5% del totale dei giovani occupati e che tale quota è tendenzialmente cresciuta negli ultimi anni di circa 3 punti percentuali (dato che nel 2001 erano il 18,8%).
''I giovani rappresentano la fascia generazionale che domanda abitazioni in un mercato immobiliare che sta divenendo saturo - ha detto il direttore del Censis Giuseppe Roma - bisogna aiutarli anche perché la stabilità abitativa può bilanciare le incertezze del lavoro flessibile''.

La maggior parte dei potenziali giovani acquirenti si concentra prevalentemente nel Nord-ovest (30,1% del totale) e, in particolare, in Lombardia (18,7%). Ma anche al Sud c'è una fetta consistente di fabbisogno abitativo (28,1%), non fosse altro perché in quest'area risiede la maggioranza dei giovani tra i 26 e 35 anni (35,8%). Nord-est e Centro coprono invece ciascuna una quota di potenziale domanda del 22% circa, con un ruolo rilevante di Veneto (10,5%) e Lazio (8,8%).

Consapevole della sempre maggior diffusione di nuove forme lavorative e delle difficoltà, di quanti le svolgono, di accedere ai servizi bancari - primo fra tutti i mutui per l'acquisto di una abitazione - Banca di Roma ha lanciato, lo scorso novembre, il ''Mutuo per i Giovani''. Si è trattato di uno dei primi esempi in Italia di finanziamento per comprare casa, aperto esplicitamente anche ai lavoratori atipici tra i 18 e i 35 anni.
Delle domande di finanziamento pervenute, utilizzando il canale online, il 39% sono riferite al Nord, il 38% al Centro e il 23% al Sud. Il 22% delle richieste sono giunte da Roma, l'8% da Milano, il 3% da Torino e Napoli, il 2% da Palermo. Il 64% dei richiedenti sono uomini e il 36% donne.
L'interesse suscitato dall’iniziativa, così come la ricerca Censis, hanno evidenziato come il fenomeno dell'atipico sia una realtà duratura e non effimera nel mondo del lavoro, convincendo Banca di Roma ad inserire in modo permanente ''Mutuo per i Giovani'' nel proprio catalogo prodotti.

Fonte: Movimento di Difesa del Cittadino

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

18 marzo 2005
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia