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In calo le destinazioni dell'otto per mille alla Chiesa

Allarme rosso alla Cei: Il prossimo anno un calo pari a quasi 35 milioni di euro

17 settembre 2008

E' allarme rosso alla Cei: diminuisce infatti, dopo quasi dieci anni di costante incremento, la percentuale delle firme per la destinazione dell'otto per mille a favore della Chiesa cattolica.
E' quanto afferma l'agenzia di informazione su mondo cattolico e le realtà religiose, Adista.

L'Agenzia da' conto di un documento della Conferenza episcopale italiana  che analizza i dati del 2009, non ancora resi pubblici ma già noti alla Cei. "Purtroppo, per la prima volta da alcuni anni a questa parte - scrive la Cei - si registra una diminuzione della percentuale delle firme a nostro favore, che passano dall'89,82% (del 2008, sulla base delle dichiarazioni dei redditi del 2005, ndr) all'86% (del 2009, sulla base delle dichiarazioni del 2006, ndr). Tale dato non è l'effetto di una diminuzione in valore assoluto delle firme in favore della Chiesa cattolica (che, anzi, crescono ancora di 38.024 unità), ma di un significativo incremento delle scelte espresse (equivalenti a circa 800.000 firme), quasi tutte per l'opzione 'Stato', che passa in percentuale dal 7,6% all'11% del totale".

Questa riduzione, si afferma nella lettera, "determinerà per il prossimo anno un significativo calo, pari a quasi 35 milioni di euro, delle risorse che riceveremo dall'otto per mille. Ciò evidenzia la necessità di continuare a puntare sulle campagne di promozione al sostegno economico per la Chiesa cattolica, per tenere alta la percentuale delle firme in nostro favore". "Alla diminuzione dell'otto per mille - prosegue il documento - va aggiunto poi anche il calo delle offerte deducibili per il clero: nel 1998 esse avevano raggiunto la cifra di oltre 21 milioni di euro; nel 2007 si sono fermate a 17 scarsi. Crescono invece le offerte raccolte dalle diocesi per l'Obolo di San Pietro, che finiscono direttamente in Vaticano: nel 2006 erano state di oltre 2,8 milioni di euro, nel 2007 sono arrivate a 3,5 milioni". [Adnkronos]

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17 settembre 2008
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