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In Campania mezzo miliardo di euro di danni... solo all'immagine. Allarmanti le stime della Coldiretti

14 gennaio 2008

Mezzo miliardo di euro potrebbe andare perso per i danni d'immagine subìti con l'emergenza rifiuti in Campania a causa delle disdette negli agriturismi e nelle forniture di prodotti agroalimentari che giungono dall'Italia e dall'estero e incidono fino al 30 per cento.
E' quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che si tratta di una previsione destinata a peggiorare se l'effetto negativo sul settore, che vale nella Regione oltre 10 miliardi di euro, non dovesse esaurirsi nei prossimi due mesi.

L'organizzazione degli imprenditori agricoli sta valutando la possibilità di una azione di risarcimento dei danni subiti dalle 135mila imprese agricole che operano in Campania che rischiano anche la perdita di posti di lavoro. I condizionamenti di natura psicologica sui comportamenti di acquisto stanno infatti penalizzando i prodotti dell'agroalimentare made in Campania, mentre, spiega la Coldiretti, “crescono i timori che senza un intervento di smaltimento adeguato dei rifiuti si possano verificare a breve fenomeni di inquinamento del territorio, nonostante l'importante assicurazione del Ministero della Salute secondo il quale non si rilevano danni alla salute attribuibili all'attuale emergenza rifiuti in Campania”.
Secondo la Coldiretti occorre salvare dall'inquinamento un territorio che rappresenta un valore inestimabile per l'economia, l'agricoltura, l'ambiente, la salute e la qualità della vita dei cittadini. La Campania può infatti contare su un primato di 14 prodotti a denominazione o a indicazione di origine protetta, su 29 vini Docg, Doc e Igt, su 329 prodotti tradizionali censiti dalla Regione con 13 città del biologico, 40 del vino, 30 dell'olio e 4 del pane: dalla mozzarella di bufala al limone di Sorrento e di Amalfi, dalla mela annurca al pomodoro San Marzano, dal vino Gragnano al Solopaca, dal Fiano di Avellino al Taurasi.
Senza contare i sedicimila ettari di territorio coltivati a biologico, il 25 per cento della superficie protetta da parchi e 734 agriturismi. Una mappa delle qualità agroambientali che rappresenta un valore aggiunto per lo sviluppo della Campania e che, continua la Coldiretti, non può essere ignorata nella scelta dei siti più adatti allo smaltimento.

E' necessario allora rimuovere al più presto la spazzatura dalle strade delle città, ma anche, conclude la Coldiretti, proteggere le campagne intervenendo in modo strutturale con un piano di bonifica e riqualificazione del territorio e del paesaggio messo a rischio dalla cattiva gestione ambientale, secondo la petizione firmata da centomila cittadini campani su iniziativa di venti associazioni ambientaliste, dei consumatori e della società civile con il coordinamento della Coldiretti.

 

 

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14 gennaio 2008
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