In Germania c'è la più grande comunità italica, ma perchè nessuna scuola italiana?
Scuole italiane all’estero
L'utenza è di circa 30.000 alunni che frequentano scuole italiane o sezioni italiane presso scuole straniere ed europee, dalle materne alle secondarie superiori.
La presenza di studenti stranieri nelle scuole italiane è molto elevata: se consideriamo l’utenza complessiva delle istituzioni scolastiche (scuole italiane e sezioni italiane presso scuole straniere) la presenza di studenti stranieri (di origine italiana e non) rispetto all’utenza totale è pari a circa l'80% del totale. Le finalità prevalenti delle istituzioni scolastiche italiane all’estero sono dunque: la promozione e diffusione della lingua e cultura italiana negli ambienti stranieri; il mantenimento dell’identità culturale dei figli dei connazionali e dei cittadini di origine italiana, anche di seconda e terza generazione.
La formula bi-culturale, sia nelle scuole italiane sia in quelle straniere, rappresenta senza dubbio il futuro degli interventi in questo settore. Iniziative di questo tipo, a partire dagli anni '90, sono sorte in numerose scuole italiane, ma soprattutto nelle scuole straniere di vari paesi europei; tali iniziative sono particolarmente frequenti nell’Europa centro-orientale e nei Balcani ove, a seguito di accordi culturali conclusi o in via di definizione, si è dato vita a istituzioni bilingui riconosciute sia dalle autorità locali sia da quelle italiane.
La rete scolastica all'estero è pertanto uno strumento di politica culturale di grande efficacia per le caratteristiche di "permanenza stabile" dell’istituzione, che si configura spesso come un punto di riferimento nel Paese in cui opera, e per gli effetti di ''formazione permanente'' sull'utenza, che produce ritorni di lunga durata in tutti i settori (culturale, politico ed economico) e non solo in quello educativo.
Considerate le 181 scuole italiane e 116 sezioni all'estero, al nostro ispettore scolastico dell'Ambasciata di Berlino avremmo da porgli questa domanda: come mai in Germania, dove vive la comunità italiana più consistente, non ce n'è neanche una?