In Gran Bretagna cresce la voglia di emigrare verso i ''paesi caldi''
Qualcuno - si insinua - persino della cucina.
Sono questi i principali motivi per cui la maggior parte dei cittadini britannici vorrebbe emigrare altrove.
Dove il tempo è più mite, le spese sono più sopportabili e i piatti più commestibili.
A rivelare una crescente insofferenza degli inglesi per il loro Paese è un sondaggio condotto per conto del quotidiano Daily Telegraph dalla società demoscopica YouGov. Ebbene, il 54 per cento degli intervistati ha confidato che, se potesse, migrerebbe volentieri altrove.
Mete preferite, tra le nazioni madrelingua, nell'ordine Stati Uniti e Australia. Mentre, potendo scegliere senza barriere linguistiche (secondo un'inchiesta Ue, i britannici sono i peggiori poliglotti d'Europa), le destinazioni preferite sarebbero Spagna e Francia. Dell'Italia, neanche l'ombra.
I motivi? Clima, costo della vita e... cucina
La voglia di andarsene è cresciuta, negli ultimi decenni. Un sondaggio simile condotto subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale rivelò che aveva espresso analogo desiderio il 42 per cento della popolazione. Ripetuto nel 1975, la soglia degli "insofferenti" si abbassò al 40 per cento.
Il minor costo della vita e le maggiori opportunità sono state citate nel rilevamento tra le principali motivazioni per fuggire dalla Gran Bretagna. L'incostanza del clima è stata l'altra ragione più citata dagli intervistati.
Ma soltanto il 25 per cento degli inglesi ha ammesso che la gastronomia nazionale è il motivo principale che li induce a desiderare nuovi lidi.
La principale attrattiva che li convince a restare è invece quella costituita da famiglia e amici, mentre al secondo posto delle ragioni per non abbandonare mai il loro Paese c'è l'orgoglio per la storia nazionale.