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In Italia i migranti sono 3 milioni, e secondo l'Onu nel 2050 l'Italia sarà la quarta meta mondiale di immigrati

11 aprile 2007

La sfida del governo di fronte agli oltre tre milioni di stranieri residenti in Italia, con almeno 350 mila migranti senza un regolare permesso di soggiorno, si chiama ''integrazione possibile''.
Sono questi alcuni dati fotografati dal ''Viaggio nell'Italia dell'immigrazione'' realizzato nei mesi scorsi dal ministero della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero. Viaggio che ha toccato quasi tutte le regioni italiane, ''nella prospettiva di costruire pratiche che favoriscano percorsi di integrazione''.
Il quadro completo dell'integrazione possibile sarà presentata oggi a Roma, nel corso di un convegno a cui parteciperanno, oltre al ministro Ferrero, il vicepresidente della Commissione UE Franco Frattini, e il sottosegretario Cristina De Luca.

Secondo alcuni dati si scopre che la prima nazionalità per residenza anagrafica dei migranti in Italia è l'Albania (con 348.813 persone), seguita dal Marocco (con 319.537 persone), la Romania (con 297.570), l'Ucraina (con 107.118) e la Cina (con 127.822). Sul versante religioso i cristiani sono circa la metà del totale (1.491.000), e i musulmani circa un terzo (1.009.023).
Tra le motivazioni della presenza in Italia, il 29,3% dichiara motivi familiari, mentre il 62,6% parla di lavoro. Secondo i dati resi noti dall'agenzia delle Entrate a fine 2006, le dichiarazioni dei redditi presentate da cittadini stranieri nel 2004 ammontano a 2.259.000, pari all'81% degli stranieri regolarmente presenti nello stesso periodo. Si stima che negli ultimi due anni il fenomeno stia aumentando In Italia. Nel 2004, 1,87 miliardi di euro sono stati pagati in tasse dagli stranieri, che nel complesso hanno dichiarato guadagni per 21,3 miliardi di euro.

Insomma i migranti pagano le tasse e contribuiscono al Pil del Paese: nel 2005 gli stranieri hanno dato al Pil un contributo di 86,7 miliardi, cioè il 6,1% del totale. Circa 1.200.000 sono quelli che hanno un conto in una banca italiana (il 57% degli stranieri in Italia) e 560.000 sono proprietari di una casa. Aumentano anche gli alunni stranieri nelle scuole italiane: nell'anno scolastico 2005/2006 gli alunni di cittadinanza non italiana erano 431mila, con una incidenza sulla popolazione scolastica del 5%.

E la presenza di immigrati nel nostro Paese è destinata ad aumentare, e anche di parecchio.Per esempio, secondo un rapporto del Dipartimento affari economici e sociali dell'Onu, che sarà pubblicato nei prossimi giorni al Palazzo di Vetro di New York, l'Italia, con una popolazione ''nativa'' che non cresce più, nel non remoto anno 2050 è destinata a salire addirittura al quarto posto della classifica mondiale, fra le nazioni industrializzate che sono meta dei principali flussi migratori.
''In termini di medie annuali - si legge nella bozza dell'indagine condotta da una commissione di esperti demografici di 47 paesi - i maggiori destinatari di immigrati stranieri saranno gli Stati Uniti (1,1 milioni all'anno), il Canada (200.000), la Germania (150.000) e l'Italia (139.000)''.
Seguono, sempre nel mondo industrializzato occidentale, il Regno Unito con 130 mila arrivi di immigrati all'anno, la Spagna con 120mila e l'Australia con 100mila.
Insomma, una prospettiva che invita con maggiore impegno alla realizzazione dell'integrazione possibile, necessaria sia in termini di convivenza positiva sia in termini economici.

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11 aprile 2007
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