In Italia le prime sperimentazioni del selfscanner, per eliminare le code alla cassa
Al supermarket spaziale il conto me lo faccio io
I cacciatori del terzo millennio hanno il passo sicuro. La giungla ad aria condizionata non ha misteri per loro: sanno in quale corsia, in quale scaffale si radunano le prede più prelibate. Stringono nella mano destra una pistola da Guerre stellari. L'occhio saetta, la mano sinistra ghermisce, la destra preme il grilletto. Il raggio rosso colpisce la vittima nel punto più vitale del suo corpo: il codice a barre.
Il laser del consumatore è nato nei supermarket Usa, a metà degli anni Novanta, col nome di selfscanning. È arrivato nei nostri, per ora solo quelli Coop, col nome più ammiccante di Salvatempo. E ha incontrato un successo che stupisce perfino gli americani: un cliente su quattro dei 28 negozi dove il servizio è attivo si fa il conto da sé.
Rodato nei piccoli negozi, il Salvatempo approderà entro l'anno negli ipermercati: è il salto verso il grande consumo
E la concorrenza, finora scettica, si attrezza. Se in casa AuchanRinascente sono ancora riservati, "Abbiamo studiato il problema, per ora non prendiamo decisioni", altri si sbilanciano: "Il nostro sistema di selfscanning è in fase di test", annuncia Dario Bassetti di Esselunga.
"La gente è affamata di tempo", così Usa Today, il più diffuso tabloid americano, spiega il boom del selfscanning in America. Meno 70 per cento di tempo di attesa alla cassa. È vero però che molto del tempo che risparmierà alla cassa il cliente in realtà l'ha già speso "sparando" ai prodotti man mano che li mette nel carrello.
E nello scambio qualcosa si perderà comunque.
Addio cassiera, simbolo del selfservice, unico contatto umano nella crociera dell'acquisto.