Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

In Italia ritorna l'ipotesi del ''nucleare'', bandita dopo il referendum del 1987

Opportunità e timori per l'energia dalle ingombranti scorie

22 gennaio 2005

Il governo italiano potrebbe riconsiderare l'utilizzo di energia nucleare per la nazione, bandito dopo il referendum del 1987.
E' quanto ha lasciato intendere il premier Silvio Berlusconi intervenendo all'inaugurazione di un nuovo elettrodotto. Berlusconi ha ricordato che ''le nostre imprese sono penalizzate perché l'energia in Italia costa dal 20 al 30% in più'', e di conseguenza ci sarebbe bisogno di ''un governo che non duri solo una legislatura, perché questo tempo è troppo poco per poter impostare un piano energetico nuovo che risponda anche alla domanda che pende sul nostro sistema, cioè quella sull'utilizzo o meno della produzione nucleare di energia''.

Il coro dei contrari si è subito alzato, e le paure che si sono espresse con una netta negazione nel referendum dell'87 sono ritornate a palesarsi.
Fra le tante voci contrarie anche quella della celebra associazione Greenpeace, secondo la quale ''gli esponenti del governo e dell'opposizione che avanzano questa proposta omettono innanzitutto di rispondere a una questione di fondo: cosa ne facciamo delle scorie?''.
"Nel mondo - fa rilevare Greenpeace - esiste un solo sito geologico per lo smaltimento finale delle scorie nucleari, negli Stati Uniti, mentre paesi come Francia e Gran Bretagna sono ancora in fase di studio e sperimentazione. La Gran Bretagna, intanto, ha approvato linee guida che prevedono di non accettare rifiuti radioattivi stranieri al di fuori del riprocessamento, così come intende fare anche la Francia. Le scorie già riprocessate in questi Paesi devono tornare in Italia per la loro collocazione definitiva. Dove le metteremo?" si chiede Roberto Ferrigno, direttore delle campagne di Greenpeace.

Entro il 9 gennaio 2005, secondo la legge n. 368 del 24/12/03 (il cosiddetto decreto Scanzano), il commissario straordinario di governo per "l'emergenza rifiuti radioattivi", generale Carlo Jean, avrebbe dovuto individuare un sito unico nazionale di deposito.''Oggi - fa notare Greenpeace -, passati 11 giorni dalla scadenza dei termini di legge, nulla si sa in proposito. La stessa legge fa divieto di esportazione definitiva dei materiali nucleari di III categoria (250 tonnellate che rappresentano circa il 90% della radioattività delle scorie esistenti). Al contrario di quanto stabilito dalla norma, i rifiuti nucleari di maggiore pericolosità presenti sul territorio italiano potranno andare all'estero: a dirlo è il decreto del ministro delle Attività produttive Antonio Marzano del 2 dicembre scorso. Ma dove?''.

Secondo Greenpeace, poi, ''I sostenitori della scelta nucleare, inoltre, mentono quando ne sostengono l'economicità. Un rapporto di Greenpeace - ricorda Ferrigno - evidenzia come i costi dichiarati del nucleare non siano quelli reali non tenendo conto, per esempio, dei sussidi alle imprese per ricerca e sviluppo nel campo dell'energia nucleare a scapito di altre fonti: nell'ultimo programma quadro per la ricerca europea, le tecnologie nucleari hanno ricevuto più di 1,2 miliardi di euro, mentre le energie rinnovabili solo 390 milioni di euro. L'industria nucleare ha inoltre beneficiato di prestiti stanziati nel quadro del trattato Euratom, per un totale di 3,2 miliardi di euro dal 1977.".

''Nonostante ciò - ricorda sempre l'Associazione ambientalistica - in Europa crescono le rinnovabili: si prevede l'installazione di 75.000MW di eolico (l'equivalente della produzione di 14 grandi centrali nucleari) entro il 2010, triplicandone l'attuale potenza''.
Infine, secondo lo studio di Greenpeace "Eolo o Plutonio?", con un impianto eolico si darebbe energia a 6,5 milioni di case, con il nucleare a meno della metà.


- Il decano dei fisici Tullio Regge: ''Basta bugie, non ci sono rischi''
, dal Corriere della Sera

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

22 gennaio 2005
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia