In memoria di Peppino
Forum sociale antimafia. Mafia e antimafia a 26 anni dall'assassinio di Peppino Impastato
Un mare di gente
a flutti disordinati
s'è riversato nelle piazze,
nelle strade e nei sobborghi.
E' tutto un gran vociare
che gela il sangue,
come uno scricchiolo di ossa rotte.
Non si può volere e pensare
nel frastuono assordante;
nell'odore di calca
c'è aria di festa...
Peppino Impastato
Ventisei anni fa, la notte tra l’8 e il 9 maggio del 1978 moriva a Cinisi (PA) Peppino Impastato, un trentenne candidato in quel periodo nella lista di Democrazia Proletaria alle elezioni comunali.
Moriva nel corso della campagna elettorale, con una carica di tritolo posta sotto il corpo adagiato sui binari della ferrovia.
La stampa, le forze dell'ordine e la magistratura parlarono subito di atto terroristico in cui l’attentatore sarebbe rimasto vittima e, dopo la scoperta di una lettera scritta molti mesi prima, di suicidio.
Si perché Peppino nel regno di Gaetano Badalamenti dava troppo fastidio, e quindi fu tacciato di sovversione, di losca ambiguità. Perché allora la mafia ancora non esisteva.
Ma Peppino, amici a Cinisi ne aveva tanti, amici veri senza il medium dei favori mafiosi e quegli amici votarono il suo nome, riuscendo ad eleggerlo al Consiglio comunale.
Solo che Peppino era stato ammazzato. Trucidato dalla mano di "Tano seduto" (Gaetano Badalamenti) che più volte lo aveva avvertito, di mettere a freno quella sua bocca tanto irrispettosa.
Ma Peppino non aveva paura di lui e la sua bocca continuò a farla parlare...
A 26 anni dall’assassinio di Peppino Impastato si rinnova l’appuntamento del Forum sociale antimafia a lui intitolato per discutere dei problemi che la Sicilia, l'Italia e il Mondo intero ha di fronte, per socializzare le esperienze e dare un contributo a un progetto di futuro possibile.
Verrà rivisitata la memoria per riaffermare le ragioni della resistenza antifascista che sono alla base della democrazia nel nostro Paese.
Si Parlerà dell’intreccio tra guerra e terrorismo che ha reso il mondo sempre più invivibile.
Delle mafie che prosperano sull’intensificarsi dei traffici di droghe e di armi, sul riciclaggio del denaro sporco, favorito dal neoliberismo, sulle nuove schiavitù, sull’immigrazione clandestina che ha condannato circa mille persone a morire nelle acque dei nostri mari.
Si metteranno a fuoco i temi dell’antimafia sociale, dall’uso dei beni confiscati al saccheggio del territorio, all’aggravarsi della precarietà e al sempre più massiccio ricorso al lavoro nero e sommerso.
Il forum porterà alla luce le forme che il fenomeno mafioso assume attualmente, rilanciando il dominio territoriale e allacciando legami con il potere, senza distinzione di colore politico ma con l’unico scopo di condizionare le decisioni e accaparrarsi il denaro pubblico.
In Italia è in atto una sorta di golpe, che affianca a una dissennata devoluzione il rafforzamento dei poteri del capo del governo, per dare vita a un regime blindato, che legalizza l’illegalità ed è sicuro dell’impunità, presidiato da un’informazione monopolizzata.
Il movimento che si è sviluppato in questi anni, da Seattle a Porto Alegre, da Genova a Firenze, da Parigi a Bombay, è la grande risorsa per contrastare guerre e terrorismi, difendere e diffondere la democrazia, costruire concrete alternative fondate sulla partecipazione e l’impegno di ciascuno.
E non è un caso che buona parte di esso si riconosca nell’esempio di Peppino.
Le iniziative in programma
Venerdì 7 maggio
Ore 9: iniziative nelle scuole di Cinisi e Terrasini.
Ore 16: Forum La memoria rivisitata: resistenza antimafia e resistenza antifascista tra emergenza e revisionismo.
Ore 21: L’ultima violenza, di Giuseppe Fava, a cura dell’Associazione “Giuseppe Fava”.
Sabato 8 maggio
Ore 10: Forum Uso sociale dei beni confiscati ai mafiosi. Esperienze e problemi.
Ore 15: Forum Mafia, precarietà e salario sociale.
Ore 17: Forum Il saccheggio del territorio. Dalla terza pista al ponte sullo Stretto.
Ore 21: spettacolo di musica popolare.
Domenica 9 maggio
Ore 10: Forum Mafie e potere nel villaggio globale. Questione morale, crisi della democrazia, nuovo protagonismo.
Ore 15: Corteo da Radio Aut di Terrasini a Cinisi.
Ore 21: concerto in piazza.
Tra i promotori: Famiglia Impastato, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato" di Palermo, Associazione "Peppino Impastato" di Cinisi-Terrasini, Associazione "Radio Aut", Arci Palermo, Libera Palermo, Laboratorio Zeta di Palermo, Gruppo Nemo Marsala, Circolo Metropolis di Castellammare del Golfo, Unione degli Universitari, Lega ambiente di Partinico, Patto per la salute e l’ambiente di Partinico
INFO
Centro Impastato Palermo: tel. 0916259789, fax 091348997, e-mail: csdgi@tin.it, sito internet: www.centroimpastato.it
Associazione “Peppino Impastato” Cinisi-Terrasini: tel. 0918667052, e-mail: salvo_vitale@virgilio.it, sito: www.peppinoimpastato.com
Associazione Radio Aut: tel 3336394387, e-mail: radioaut@neomedia.it