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In previsione di una nuova, grande ondata

Il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, assicura: "A Lampedusa presto nuovi Cpt"

29 marzo 2012

Ieri notte un barcone con 38 tunisini è approdato direttamente nel porto di Lampedusa. Gli extracomunitari sono stati accompagnati in un residence di Cala Creta dove erano stati ospitati fino al giorno prima altri profughi provenienti dalla Libia che erano giunti sull'isola il 17 marzo scorso, in seguito a tre sbarchi consecutivi. I migranti hanno dichiarato che ci sarebbero molte altre imbarcazioni in procinto di partire dalle coste nordafricane. I tunisini, tranne una donna incinta e un uomo diabetico, sono rimasti per tutta la notte sul molo dell'isola in attesa di imbarcarsi in mattinata sul traghetto di linea della Siremar per Porto Empedocle.

Lo scorso anno, di questi tempi si parlava di invasione: ventimila tunisini sbarcati in poche settimane a Lampedusa che non si sapeva dove sistemare. Nei primi tre mesi del 2012, i numeri sono fortemente ridimensionati: gli arrivi sono stati 1.407, ma ci sono segnali preoccupanti di una nuova ondata di partenze massicce dal Nord Africa ed il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, si sta attrezzando. La scorsa settimana è stata in Tunisia e tra qualche giorno andrà in Libia, "per affrontare con le nuove autorità di quel Paese le tematiche migratorie", ha spiegato nel corso del question time.

Il problema della possibile ripresa degli sbarchi, ha assicurato Cancellieri, "è ben presente alla mia attenzione fin da quando ho assunto l'incarico di ministro e, infatti, insieme al ministro Riccardi sono andata di recente a Lampedusa a visitare Centro di accoglienza di contrada Imbriacola chiuso dopo l'incendio appiccato da tunisini lo scorso settembre".
Un problema, quello del centro inagibile, sollevato dal sindaco dell'isola, Dino De Rubeis, e dalle associazioni. De Rubeis, ha sollecitato la riapertura del Centro di prima accoglienza, proprio in previsione di una nuova ondata di sbarchi. "Vogliamo evitare - ha spiegato - disagi come quelli che hanno patito questa notte gli immigrati (parlando degli ultimi 38 tunisini, ndr) e prevenire nuove situazioni di tensione sull'isola". Così come in tanti chiedono di rivedere la dichiarazione di Lampedusa "porto non sicuro" fatta lo scorso settembre.

E le cose stanno cambiando. Il ministro dell'Interno ha fatto sapere che sono in corso lavori per ripristinare Contrada Imbriacola ed anche l'ex base Loran. Le strutture saranno pronte entro ottobre. Nel frattempo, ha aggiunto, "nel giro di 30 giorni saranno disponibili cinque edifici del centro che potranno garantire una prima ospitalità a 250 persone". L'intenzione, ha assicurato, è quella di "restituire Lampedusa alla sua vocazione turistica".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, Lasiciliaweb.it]

 

 

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29 marzo 2012
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