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In Sicilia 17 punti nascita da chiudere

Il ministro Lorenzin a Messina: "Chiuderanno le strutture sotto i 500 parti l'anno"

02 dicembre 2015

"I punti nascita che dovrebbero chiudere in Sicilia perché sono sotto i 500 parti l'anno sono 17". L'annuncio arriva da parte del ministro Beatrice Lorenzin, l’altro ieri all’Università di Messina per una conferenza stampa dove è stato presentato il piano nazionale di emergenza pediatrica.

"Abbiamo istituito - ha spiegato il ministro - un comitato tecnico al ministero che sta valutando le proposte di criticità che ci sono state segnalate dalla Regione Sicilia. Ci sarà una rete neonatale di assistenza e gli spoke (ospedali più piccoli) devono essere in condizioni di collaborare con gli hub (ospedali più gradi) in modo che se c'è un'emergenza il bambino viene trasferito in tempi rapidissimi".
"Per quanto riguarda gli ospedali sotto i 500 parti - ha concluso Lorenzin - potrebbero avere delle deroghe ma la regione deve garantire quell'assistenza necessaria in caso di parto e quindi una presenza del pediatra 24 ore al giorno".

"Quando è successo il fatto della piccola piccola Nicole abbiamo avviato un task force non solo per la Sicilia, ma per tutta l'Italia, spero che questo sia nell'interesse di tutti", ha ricordato la Lorenzin riguardo al caso di Nicole, la neonata morta durante il trasporto in ambulanza in ospedale da Catania a Ragusa. "Il mio interesse - ha osservato - è presentare presto il lavoro fatto dopo una vicenda così drammatica".
"La sanità siciliana è molto migliorata dal punto di vista economico, ha raggiunto pressoché un equilibrio di bilancio - ha continuato il ministro -. Deve fare però un grande lavoro sui livelli essenziali di assistenza, per il miglioramento della qualità dei servizi sulla messa in moto della reti ospedaliere, di urgenza e di specialità. Queste procedure permetteranno alla Regione siciliana una volta applicate di essere esattamente uguale alle regioni del Centro Nord Italia".

Sulla questione dell'ospedale Piemonte di Messina che a breve dovrebbe essere accorpato al Neurolesi il ministro ha auspicato di "potere vedere a breve raggiunto l'obiettivo: cioè quello di un unica azienda che funzioni in modo efficiente e integrato come merita questa città, che tra l'altro - ha sottolineato la Lorenzin - ha una proiezione non solo sulla Sicilia ma sull'area mediterranea e sulla Calabria".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it]

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02 dicembre 2015
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