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In Sicilia c'è bisogno di sangue

Diminuiscono i donatori mentre aumenta il fabbisogno della 'risorsa sangue'

07 agosto 2008

La Sicilia ha bisogno di sangue, e non in senso metaforico: se le donazioni che si effettueranno in questo mese di agosto saranno in numero uguale a quelle registrate nel 2007, la Sicilia dovrà importare 1.725 sacche di sangue.
Infatti, a fronte di una lieve diminuzione di donatori cresce il fabbisogno e l'Ispettorato Regionale per la Sanità ha già fatto richiesta, al Centro nazionale sangue del Ministero della Salute, per un approvvigionamento. L'emergenza è giustificata dalla considerazione che la 'risorsa sangue' è sempre più strategica ed indispensabile per la cura degli ammalati critici e sempre più lo sarà con il prosieguo delle innovazioni tecnologiche e gli avanzamenti scientifici medico-chirurgici.

Da qui l'appello, rivolto soprattutto a chi non si è mai avvicinato alla donazione del sangue, partito dall'Ispettorato Regionale per la Sanità e che è stato rilanciato dall'assessore alla Sanità Massimo Russo in occasione della 'Giornata mondiale delle donazioni' che si è svolta lo scorso 14 giugno. "Dal primo giorno del mio insediamento - ha detto l'assessore Russo - ho detto con forza che al centro del sistema sanitario deve tornare ad esserci il cittadino, anzi la persona umana, che non solo deve essere curata ma della quale più in generale dobbiamo prenderci cura. E il poter usufruire delle donazioni nel momento del bisogno è uno dei principi alla base di un sistema sanitario efficiente e culturalmente evoluto. Quello delle donazioni è un tassello importante del mosaico che intendo costruire e quindi sarò in prima linea in questa battaglia di civiltà che gli uffici dell'assessorato portano avanti anche grazie al fondamentale contributo delle associazioni dei donatori volontari di sangue. Ancora una volta la Sicilia può dare prova della grande sensibilità che è insita nelle nostre radici culturali. Intendo dare l'esempio, donerò il sangue con periodicità".

Le situazioni più critiche si registrano nella principali aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina e nella città di Caltanissetta. Queste, nel dettaglio, le necessità aggiuntive - per il solo mese di agosto - comunicate dai responsabili dei centri trasfusionali delle aziende ospedaliere: nella provincia di Palermo ne servono 605, 120 al Civico, 300 al Cervello e 185 al Raffaele Giglio di Cefalù. Nella sola città di Catania ne serviranno 700: al Vittorio Emanuele (500) e al Garibaldi (200). Nella provincia peloritana 320 fra il Piemonte di Messina (200) e il San Vincenzo di Taormina (60). Infine a Caltanissetta servono altre 100 sacche per il Sant'Elia.

Ma l'"emergenza sangue" in Sicilia non è, purtroppo, una cosa nuova, nel 2005, ad esempio, la Regione aveva dovuto importare 3.338 sacche a fronte di una raccolta di 170.223. Nel 2007 la raccolta è scesa a 166.993 con una necessità di importazione di 9.524 sacche.
"E' diminuito il numero dei nuovi donatori - ha spiegato Giacomo Scalzo, responsabile del Centro regionale sangue - siamo passati dai 25.000 del 2004 ai 20.000 del 2007. E' necessario adesso fare un lavoro accurato soprattutto sulle nuove generazioni, sensibilizzare i giovani sulla importanza sociale della donazione di sangue. C'è ancora molta diffidenza e in certi casi anche un atteggiamento preconcetto, mentre non sempre si conoscono i vantaggi legati alla donazione del sangue, primo fra tutti il monitoraggio costante delle proprie condizioni di salute".

[Informazioni tratte da I Love Sicilia, il Velino.it, AGI]

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07 agosto 2008
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