In Sicilia è arrivato il quinto nuovo treno Pop e ne arriveranno altri 38…
Per Federconsumatori l'arrivo dei nuovi treni è una buona notizia, il problema rimane lo stato pietoso della rete ferroviaria siciliana
La Sicilia è la prima regione nel Sud Italia dove i pendolari possono viaggiare sui treni Pop, i convogli di ultima generazione di Trenitalia, del gruppo Fs Italiane. Il quinto dei 43 nuovi treni previsti per il rinnovo della flotta dell'isola - che permetterà la riduzione dell'età media dei convogli dai 24,5 anni del 2017 ai 7,6 del 2021 - è stato consegnato nei giorni scorsi alla stazione ferroviaria di Catania.
Alla cerimonia hanno partecipato il governatore Nello Musumeci e l'assessore regionale ai Trasporti, Marco Falcone. I cinque nuovi treni sono già in circolazione per i principali collegamenti sull'isola, sulle tratte Palermo-Messina e Messina-Catania-Siracusa. Rientrano nel Contratto di Servizio decennale, sottoscritto a maggio 2018 da Regione siciliana e Trenitalia, che prevede investimenti per oltre 426 milioni, di cui circa 325 destinati all'acquisto di nuovi treni per potenziare la mobilità regionale e metropolitana nell'isola.
Sarà così possibile un progressivo incremento dell'offerta e un ulteriore miglioramento delle performance di qualità. Pop è il nuovo treno con una capacità di trasporto fino al 15 per cento superiore rispetto alla precedente generazione, che può trasportare fino a 530 persone con oltre 300 posti a sedere e dotato di 8 porta biciclette di serie, che sui treni regionali dell'Isola viaggiano gratis.
Il nuovo treno brandizzato dall'hashtag #EuropeLoveSicily fa parte della fornitura di 21 convogli (più 17 ibridi e 5 treni elettrici) che entreranno in servizio entro la fine del 2021 e finanziati con le risorse comunitarie del Po Fesr Sicilia 2014-2020.
Per Federconsumatori Sicilia l'arrivo dei nuovi treni Pop è una buona notizia per i consumatori siciliani e, in particolar modo, per i pendolari. Purtroppo, a causa dello stato della rete ferroviaria siciliana, questi treni non possono percorrere per intero diverse tratte regionali, come la Palermo-Catania. Nel frattempo, però, dal 1 gennaio è scattato l'aumento del 10% dei prezzi di biglietti e abbonamenti, come previsto dal Contratto di Servizio sul Trasporto Pubblico Ferroviario 2017-2026, firmato da Trenitalia e Regione Siciliana.
Federconsumatori aveva chiesto, senza purtroppo ottenerlo, che tale aumento fosse legato a due prerequisiti. Il primo era l'attivazione del confronto obbligatorio con le Associazioni dei Consumatori sul rispetto dei parametri qualitativi e quantitativi fissati nel CdS e di quanto stabilito nelle Carte della qualità dei servizi (applicando il cosiddetto "price cap": se migliora il servizio aumentano i prezzi, altrimenti no); il secondo era l'attivazione della procedura di Conciliazione paritetica in ambito regionale tra Trenitalia e le Associazioni dei Consumatori.
È bene anche precisare, poi, che al momento la Carta dei Servizi di Treninitalia in Sicilia per il 2020 è allo stato di bozza: il 27 dicembre Federconsumatori Sicilia ha inviato al Dipartimento dei Trasporti della Regione le ultime osservazioni in merito.
In questi giorni, tra l'altro, si assiste ad una guerra di numeri veramente assurda: da una parte Trenitalia comunica che a novembre 2019 "il 90,1% dei treni regionali è arrivato in orario o al massimo con 5 minuti di ritardo", dall'altra il CIUFER (il Comitato Utenti Ferrovie Regionali) conta decine e decine di treni con ritardi ben più corposi. Se ci fosse un tavolo di confronto tra associazioni dei consumatori, Regione e Trenitalia sul rispetto dei parametri qualitativi e quantitativi del servizio, invece, balletti di cifre simili non avrebbero motivo di esistere.
Inoltre, cosa ancor più importante, dovrebbe essere previsto un rimborso anche per ritardi di pochi minuti e non solo per quelli di diverse decine di minuti. Dovrebbe essere anche previsto un modo semplice ed efficace, tramite la conciliazione paritetica extragiudiziale (prevista tra l'altro da una Delibera dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti), per richiedere e ottenere i rimborsi in caso di ritardi o altri disservizi.
D'altro canto, però, Federconsumatori apprezza il fatto che Trenitalia abbia recepito alcune delle sue osservazioni alla Carta dei Servizi, come ad esempio quelle relative all'indennizzo per ritardo per i titolari di abbonamento con tariffa 40/16 (gli abbonamenti regionali), quelle relative agli interventi di assistenza ai viaggiatori in caso di ritardo oltre i 60 minuti, quelle relative alle comunicazioni in caso di soppressione dei treni per sciopero o cause di forza maggiore.