In Sicilia è boom di baby mamme e aborti volontari
L'Istat ha calcolato che nel 2012, 433 ragazze sotto i 18 anni hanno avuto un figlio
Boom di baby mamme in Sicilia. "Essere in grado di programmare la maternità è un diritto fondamentale della donna e fornire alle italiane gli strumenti per farlo è un dovere dei ginecologi". Così Annibale Volpe, past president della Società Italiana della Contraccezione (SIC) commenta i risultati di un'indagine promossa dalla Cgil e dall'Unione degli universitari che fotografa il trend dell'interruzione volontaria di gravidanza (IVG) in Sicilia.
Secondo lo studio, presentato nei giorni scorsi a Palermo, all'Isola spetta un primato negativo: in sintesi, l'Istat ha calcolato che, nel 2012, 433 ragazze sotto i 18 anni e 294 tra i 18 e i 19 anni sono diventate mamme. Di tutte queste, solamente una era sposata. Ad aggravare il quadro, la percentuale delle IVG tra le minorenni: la più alta dello Stivale (il 10,6% contro l'8,5% della media nazionale).
"Diventare madre e padre è certamente una delle esperienze più belle della vita - continua Volpe - ma essere genitori comporta anche una serie di responsabilità che devono essere prese al momento giusto". E aggiunge: "Una gravidanza non desiderata obbliga le giovanissime ad abbandonare gli studi, a interrompere un cammino verso quell'emancipazione che conduce, generazione dopo generazione, a un progresso sociale e culturale". Da qui la necessità di un'educazione sessuale efficace e costante. "Per fare un esempio: in Belgio, negli anni, sono state condotte efficaci campagne di informazione sui metodi contraccettivi - puntualizza Volpe - , non a caso questo Paese è quello in cui la percentuale di IGV è più basso in Europa".