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In Sicilia meno tumori che nel resto d'Italia. Ma a Gela i dati sono allarmanti

Se ne parlerà dall'11 al 13 settembre a Modica nel corso del congresso della Siaip

02 settembre 2014

La buona notizia è che il tasso di incidenza dei tumori in Sicilia è ancora inferiore rispetto al resto d’Italia. Quella cattiva è che il dato dell’isola si sta avvicinando in modo preoccupante alla media nazionale e mostra i suoi livelli più alti nei territori dove si lavora con il petrolio e i suoi derivati.
Cifre, statistiche e calcoli che saranno resi pubblici nel corso dell’ottavo congresso Regionale della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (SIAIP), che si terrà all’auditorium Pietro Floridia di Modica (in provincia di Ragusa), dall’11 al 13 settembre.

In particolare il primo giorno - con inizio dei lavori alle ore 14,30 - si parlerà delle problematiche relative all’inquinamento ambientale e agli aspetti immunologici, con riferimento al comprensorio di Gela, a cui è stato dedicato un corso di formazione specifico.
Emerge che nell’area dove è nato il petrolchimico si è assistito nel corso degli ultimi decenni, ad un’impennata nell’incidenza e nella prevalenza di alcune malattie, sia di tipo tumorale che malformativo, a carico della popolazione residente.
Eccessi statisticamente significativi si sono osservati tra la popolazione femminile e maschile per i tumori dello stomaco, del colon-retto, della laringe, della trachea, bronchi e polmoni, vescica e per i linfomi non-Hodgkin.

Esaminando lo stato di altri comuni siciliani, nel corso del congresso si evidenzierà anche che: nell’area di Augusta-Priolo sono in aumento tra gli uomini i tumori del colon-retto, trachea, bronchi e polmoni e della pleura; a Biancavilla sono in aumento i casi di tumore alla pleura; a Milazzo si è scoperto un eccesso statisticamente significativo per tumore della laringe negli uomini e un eccesso nelle donne per il tumore della trachea, bronchi e polmoni.
Riferendoci invece al dato regionale, il congresso segnalerà che le patologie tumorali, seconda causa di morte anche in Sicilia, pur costituendo un problema rilevante di salute pubblica, sono meno frequenti. Con differenze che arrivano fino al 27 per cento rispetto al nord Italia. Ma da recenti studi di epidemiologia sul comportamento dei tumori si è notato che i fattori protettivi per la Sicilia si stanno riducendo nel tempo e la situazione sta diventando sempre più uniforme rispetto al resto dell’Italia.

Per gli uomini siciliani la patologia più frequente è il tumore della prostata, seguito dal tumore del polmone, da quello del colon-retto e dal tumore della vescica, mentre per le donne si presenta come terzo tumore più frequente il tumore della tiroide al posto del tumore del polmone, che risulta il quinto tumore più frequente in sostituzione del tumore dello stomaco.
Nel corso del congresso si evidenzierà anche il fatto che «per quel che riguarda il campo delle allergie, l’assessorato alla Sanità regionale ha deciso di non rimborsare più l’immunoterapia specifica ai bambini, ovvero l’unica terapia che abbatte il corso della patologia cronica». A parlare è il dottore Antonio Orazio Rinciani, tra i relatori. «Paradossalmente - continua il medico - solo chi se lo potrà permettere economicamente, avrà la possibilità di cambiare il proprio destino allergologico. Si sta creando sempre più una sanità di elite».
Al Congresso saranno presenti il Presidente SIP, Prof. Giovanni Corsello, il Presidente SIAIP, Prof. Roberto Bernardini e il referente SIAIP Sicilia, Dott. Francesco Guglielmo.

Vassily Sortino

Per informazioni consultate il portale www.pediatriasicilia.it

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02 settembre 2014
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